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25 aprile: Casellati, non c'è alternativa alla libertà

Mio padre mi insegnò a opporsi ai regimi per la democrazia



ROMA, 24 APR - Un 25 aprile in cui è inevitabile pensare alla guerra in Ucraina, anche per la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati che, in un intervento su La Stampa, parla di "conflitto davvero inaspettato, crudele, che non risparmia nessuno, che non ha pietà di donne e bambini. Abbiamo tutti nel cuore il loro grido di dolore". La presidente del Senato sostiene che "la storia del XX secolo, come quella del XXI, insegna che" fuori dall'equilibrio geopolitico creatosi a seguito della caduta del muro di Berlino, "tutti i valori di civiltà tanto faticosamente conquistati rischiano di essere negati". "Non c'è alternativa alla democrazia" e "alla fratellanza e solidarietà rispetto alle prove globali della contemporaneità - afferma Casellati -. Solo custodendo questi valori potremo costruire un futuro di pace". Per la seconda carica dello Stato, "questo è il grande messaggio che il 25 aprile affida a ciascuno di noi". Una data che ci ricorda come "siamo riusciti a risollevarci dalla spirale dell'odio". E in questo, sottolinea la presidente di Palazzo Madama, "determinante è stata l'esperienza della Resistenza". "Ho avuto la fortuna di conoscere questi valori in prima persona dalle parole di mio padre", racconta Casellati citando il genitore "funzionario della Polizia di Stato condannato a morte come oppositore al totalitarismo nazifascista e liberato proprio il 25 aprile 1945". "Mio padre - prosegue - mi ha sempre insegnato che opporsi al regime era l'unico modo per onorare la libertà".

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