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A REAL VERMEER : UNA FALSA VERITA’

di Simona Balduzzi


titolo originale: A real Vermeer anno: 2016 paese: Paesi Bassi genere: drammatico regia: Rudolf van den Berg musica: André Dziekuk durata : 1h 55m cast: Jeroen Spitzenberger, Lize Feryn , Dewi Reijs, Roeland Fernhout, Porgy Fras- sen, Fungus Dagelet, Raymond Thiry, Claude Humbert , Hans Croiset, Viviane de Muynck



Il film sulla storia di Han van Meegeren P(Jeroen Spitzenberger), ha conquistato la critica aggiudicandosi 3 nominations e un premio (International Film Festival of India, 2016- Milano International Film festival Awards 2017 e WorldFest Hu- ston 2017 , Festival durante il quale è stato premiato). Ambientata ad Amster- dam e diretta dallo scrittore -regista Rudolf van den Berg, la storia racconta di come il giovane Meegeren cerchi di imprimere il suo graffio pittorico, differenzian- dolo da quello di grandi maestri : Rembrandt e Vermeer . La critica tuttavia lo scoraggia , non riuscendo a capirne il talento ; Han detesta Picasso e tormentato dall’ossessione di ‘essere qualcuno’ , dipinge una copia di un Vermeer e la spaccia per vera , riuscendo peraltro in un’impresa non facile. Anche qui però, gli eventi non volgeranno propriamente a suo vantaggio, alimentando quel senso di insod- disfazione e tormento che più che dell’artista, viene presentato qui come quello di un uomo traumatizzato alla ricerca del riscatto interiore. Parafrasando i traumi in- fantili, emerge un senso di follia egoica , quasi dissociato dall’intento di un’espressione artistica autentica( o volutamente dipinto come tale); a poco serviranno le esortazioni della splendida Jolanka (Lize Feryn) a cercare una propria strada, invece di produrre falsi a scopo di lucro. La trama è avvincente : emerge nella sua completezza il travaglio animico umano , soprattutto quando facente capo all’indi- viduazione .Emerge tuttavia un risultato scenografico scabro, dove l’eventuale empatia nei confronti del protagonista , si evince unicamente calandosi nei panni del suo punto di vista : disfattista e a tratti infruttuoso . Una negatività mostrata con con richiami che ridicolizzano l’artista , invece di sottolinearne il genio incom- preso ; sarcasmo rinforzato dalla figura degli ufficiali nazisti, che scopriranno l’ im- postura.

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