Agenda di Biden a rischio
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
IL SENATORE MANCHIN BOCCIA IL PIANO DA DUEMILA MILIARDI. IRA DELLA CASA BIANCA

di Serena Di Ronza
NEW YORK. Schiaffo a Joe Biden. Il senatore democratico Joe Manchin boccia il suo piano da quasi 2.000 miliardi di dollari, infliggendo forse il colpo ferale all’agenda del presidente per rivoluzionare il sistema del welfare americano e combattere il cambiamento climatico. Il secco no di Manchin - il cui voto è cruciale per l’approvazione in Senato del provvedimento - scatena l’ira della Casa Bianca e dei democratici, confermandone una spaccatura quasi insanabile. E va ad allungare la lista dei problemi dell’amministrazione, che vede al primo posto il Covid e la variante Omicron. Il senatore del West Virginia è “contravvenuto agli impegni e alle promesse fatti al presidente. Il suo è un repentino e inspiegabile cambio di rotta”, ha tuonato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki assicurando che Biden non intende mollare su Build Back Better perché si tratta di misure troppo importanti per fare un passo indietro. “Continueremo a fare pressione su Manchin affinché riveda la sua posizione. Troveremo una modalità per andare avanti il prossimo anno”, ha aggiunto. Il provvedimento include misure per l’immigrazione e la lotta al cambiamento climatico, oltre a prevedere significativi investimenti nella società. Nello spiegare la sua bocciatura Manchin ha fatto riferimento alla galoppata dell’inflazione, all’elevato debito pubblico, all’ostinazione dei democratici che non vogliono cambiare una virgola del testo e alla loro “volontà di voler plasmare la società in una forma che la rende vulnerabile”. Una spiegazione respinta senza se e senza ma dai progressisti americani, che lo attaccano, guidati da un infuriato Bernie Sanders. Per i liberal la bocciatura di Manchin è un boccone difficile da digerire perché rischia di infrangere il sogno di rendere la società americana più equa e complica le elezioni di metà mandato del 2022, alle quali democratici si presentano già in difficoltà. Il no di Manchin potrebbe essere il colpo definitivo all’agenda del presidente oppure l’ennesimo tentativo di modificarla. Il senatore è consapevole infatti della sua forza: vista l’esigua maggioranza dei democratici in Senato, senza il suo voto il provvedimento non ha chance di essere approvato. Per Biden il ‘negoziatore’ si tratta di un colpo pesante che gli piomba addosso in una fine dell’anno tutta in salita con il riemergere del Covid. Se nel dicembre 2020 aveva previsto un Natale 2021 quasi normale e nel luglio di quest’anno aveva quasi cantato vittoria sul virus, Biden si ritrova ora a fare i conti con Omicron. Anche se al momento nuovi lockdown sono improbabili, come ammesso da Anthony Fauci, gli Stati Uniti “non possono abbassare la guardia”: il rischio - ha avvertito il direttore uscente del National Institutes of Health, Francis Collins - è quello di un milione di nuovi casi al giorno. Per Biden quindi una nuova emergenza, e un possibile nuovo colpo ai sondaggi che già lo vedono in calo insieme a Kamala Harris. Proprio alle parole della vicepresidente, secondo la quale l’amministrazione e gli scienziati a cui si affida non avevano visto arrivare Delta e Omicron, ha replicato secco Fauci: “Abbiamo visto le varianti arrivare, ma non l’ampiezza delle mutazioni”.
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