Alitalia paga mezzo stipendio
- direzione167
- 5 giu 2022
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L’azienda in crisi/I dipendenti ricevono la metà della busta paga di marzo

ROMA. Duro colpo ai dipendenti di Alitalia: per il momento devono accontentarsi di mezzo stipendio per marzo. L’azienda ha infatti pagato ieri solo il 50% con valuta al primo aprile, spiegano i sindacati dopo l’incontro con i tre commissari straordinari di Alitalia: Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava. La somma rimanente sarà pagata nel momento in cui l’azienda avrà visibile, sul proprio conto, l’importo dei ristori Covid decisi dal governo, autorizzati la settimana scorsa dalla Commissione europea, e pari a 24,7 milioni di euro. La speranza per i lavoratori della compagnia a questo punto è di poter ricevere l’altra metà dello stipendio prima di Pasqua. Diventa intanto sempre più urgente risolvere lo stallo nei negoziati con l’Ue per il decollo della newco Ita. Tanto che in serata, a margine del consiglio dei ministri, i ministri dello sviluppo, dell’economia e delle infrastrutture, Giorgetti, Franco e Giovannini, hanno avuto un incontro per fare il punto sulla situazione: il mandato del governo, di cui sono stati investiti i tre Dicasteri - hanno fatto sapere fonti del Mise al termine della riunione - è di “negoziare con l’Ue un piano per la Newco ita in grado di mantenersi da sola, di non pesare sulla collettività. Il piano deve essere ulteriormente affinato per raggiungere l’obiettivo”. Si va avanti dunque con l’Ue, ma senza ricatti, mentre sfuma l’ipotesi, emersa da indiscrezioni di stampa, di partire anche senza l’intesa con Bruxelles. Centinaia di dipendenti di Alitalia hanno manifestato sotto il ministero dello Sviluppo economico proprio per chiedere chiarimenti sugli stipendi e sul futuro della compagnia, che appare sempre più avvolto da nubi tanto che lo stesso ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, ha parlato di uno “stallo” nella trattativa con la Commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager. “Lo stipendio deve essere pagato al 100%,” tuonano Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti ed Ugl Trasporto Aereo. “I lavoratori continuano a fornire il loro apporto, avendo garantito l’operatività aziendale anche in questi anni difficili di amministrazione straordinaria e aggravati da una crisi senza precedenti causato dalla pandemia globale”. I sindacati vanno quindi in pressing sul governo affinché avvii “immediatamente” la newco Ita. “Chiediamo che si mettano in campo tre trattative private, per i tre diversi asset: aviation, manutenzione e handling” che portino “rapidamente” alla partenza della nuova azienda, con un piano industriale “più robusto” che preveda “almeno 75 aerei” per l’estate 2021, “almeno 105” nel 2022 e la “salvaguardia di tutti i lavoratori”, spiegano le quattro sigle sindacati.
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