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Allerta Covid,stime danno 100 elettori fuori da voto

Attesa per la convocazione di Fico,Camera studia elezione sicura



ROMA, 02 GEN - L'incognita Covid rischia di scombussolare il pallottoliere dei voti per l'elezione del presidente della Repubblica. I primi calcoli concreti si cominceranno a fare fra domani, quando si riunirà il Senato, e lunedì prossimo, quando è in programma la prima assemblea dell'anno alla Camera. Già, però, è diffusa la convinzione che nel Parlamento in seduta comune gli assenti perché positivi al Covid o in quarantena saranno più di quelli che si contavano a fine dicembre. In occasione dell'approvazione della manovra, erano a casa per questi motivi una trentina di deputati (circa il 5%) e una decina di senatori (il 3%). Il virus ha colpito finora la politica in maniera bipartisan e attraversa l'intero emiciclo il timore che l'impatto della variante Omicron durante le festività possa sentirsi da subito, alla luce anche del balzo del tasso di positività dal 13% al 21,9% nelle ultime 24 ore. "Speriamo che nelle prossime 2-3 settimane la curva cali, altrimenti rischiamo un centinaio di assenti", è l'auspicio condiviso da diversi dei 1.007 grandi elettori, che diventeranno 1.008 quando sarà proclamato il deputato eletto il 16 gennaio alle suppletive del collegio Roma 1 per il seggio liberato dal sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri. Come sempre l'elezione si svolgerà alla Camera, dove sta partendo la macchina organizzativa: il presidente Roberto Fico annuncerà martedì la prima convocazione del Parlamento in seduta comune, attesa per il 24 gennaio. Domani è in programma la prima riunione del comitato di Montecitorio composto da medici ed esperti incaricato di proporre adeguamenti alle procedure per garantire la salute ai partecipanti di un evento che attirerà nel Palazzo anche un gran numero di sherpa e giornalisti. Se non basterà la prima fissata da Fico per eleggere il successore di Sergio Mattarella, il cui mandato scade il tre febbraio, le altre eventuali votazioni saranno calendarizzate con i capigruppo. Si procederà con un solo scrutinio al giorno. Per evitare assembramenti, i tecnici di Montecitorio potrebbero organizzare il voto a fasce orarie, con tempi allungati dalle operazioni di sanificazione dell'Aula, e non è del tutto escluso che si considerino soluzioni alternative ai catafalchi, ossia le cabine elettorali, per conciliare le esigenze di segretezza e igiene. Un sostanzioso numero di assenze per Covid non cambierebbe comunque il quorum, di 672 voti nei primi tre scrutini e 505 a partire dal quarto. "Molti di noi stanno cerando di fare massima attenzione - osserva un senatore, alla sua terza elezione di un presidente della Repubblica -, nessuno vuole perdersi l'appuntamento ma con questa Omicron le attenzioni possono non bastare"

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