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Allo studio la riduzione delle tasse

RIFORMA FISCO/L’OBIETTIVO DEL MEF È DI UN PRIMO GETTITO CALCOLATO A 19 MILIARDI E UN SECONDO DI 20



di Maria Gabriella Giannice

ROMA. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze studia il modo di ridurre le tasse e anche se ancora non c'è una proposta gli "esercizi di studio" fatti contribuiranno al dibattito sulla riforma fiscale. Due sono i sistemi di tassazione Irpef individuati alternativi all'attuale, a tre scaglioni di aliquote e ad aliquota continua sul modello tedesco. Entrambi i modelli avrebbero per effetto una riduzione del peso fiscale sui redditi Irpef, un aumento del Pil e un calo della disoccupazione. Per il primo il minor gettito calcolato è di 19 miliardi, per il secondo di 20 miliardi e le risorse impegnate richieste sono rispettivamente oltre 10 miliardi e 11 miliardi. Entrambi i modelli non solo ottengono l'obiettivo di una riduzione del prelievo per tutte le fasce di reddito, ma "aggiustano" la progressività dell'im- posizione sanando l'impennata della curva della tassazione sui redditi medi, ovvero dopo i 28.000 euro e in particolare fra i 35.00-45.000 euro dove l'aliquota effettiva raggiunge il 60% superando di oltre 20 punti l'aliquota legale. Sistema Irpef a 3 Scaglioni - Minor gettito Irpef 19 miliardi - aumento Pil reale + 0,727% - offerta lavoro high skilled +1,38% Le aliquote vanno dalle attuali 5 a 3 e contemporaneamente vengono modificati gli scaglioni. Il primo scaglione con aliquota al 23% si estende fino a 25.000 euro. Sopra i 25.000 e fino ai 55.000 euro si passa all'aliquota del 33%. Sopra i 55.000 l'aliquota passa al 43%. I redditi fra i 55.000 e i 75.000 euro che attualmente hanno un'aliquota legale del 41% si avvantaggerebbero del beneficio ottenuto dalla minore tassazione degli scaglioni più bassi. Inoltre il nuovo profilo delle detrazioni agevolerebbe i contribuenti con redditi più bassi "compensando pienamente l'aggravio di aliquota registrato nell'intervallo fra 25.000 e 28.000 euro (attualmente con aliquota legale al 27%). Attuando questo modello il Mef stima minori entrate Irpef di circa 19 miliardi di euro mentre la riduzione della spesa pubblica, ovvero il minor trattamento integrativo per i dipendenti (riassorbito dalle detrazioni) è pari a circa 8,4 miliardi di euro. Le fasce di reddito più avvantaggiate rispetto al sistema attuale sono la fascia da 8- 15.000 euro (beneficio medio 481 euro, 3,2% di incidenza sul reddito complessivo), e 40-55.000 (beneficio medio 1.012 euro, 2,2% di incidenza sul reddito complessivo). Secondo il Mef questo modello determinerebbe un aumento del Pil dello 0,727%. e favorirebbe di più l'occupazione dei lavoratori altamente qualificati (+1,38%) rispetto al modello tedesco. Sistema ad aliquote marginali continue (modello Tedesco) - Minor gettito Irpef 20 miliardi - Aumento Pil reale +0,754% - offerta lavoro high skilled +1,38% La Germania è l'unico Paese ad usare questo sistema nel quale la progressività è assicurata da un algoritmo. L'obiezione più forte è che le formule costituiscono un elemento poco comprensibile e di difficile applicazione per il cittadino. I sostenitori del sistema suggeriscono che basterebbe una "App appositamente dedicata" per rendere comprensibile e "facile" per tutti individuare la propria aliquota marginale ed effettiva. Il modello esaminato dal Mef prende in considerazione le aliquote medie e non quelle marginali. È stato mantenuto il "bonus" di 100 euro fino alla soglia di 15.000 euro e l'aliquota massima del 43%. Inoltre il sistema necessita di " correttivi idonei" per neutralizzare gli effetti penalizzanti su alcuni contribuenti. Anche questo sistema aggiusterebbe la curva sui redditi tra i 40 e i 50 mila euro di reddito con un beneficio medio di 805 euro. Secondo le stime Mef questo sistema produrrà un aumento di Pil reale dello 0,754% e favorirebbe un po’ di più l'occupazione dei lavoratori meno specializzati e con basso livello di istruzione (+3,44%) rispetto ai lavoratori altamente specializzati e più produttivi (+1,30%) .

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