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“America in difficoltà”

ALLARME DI BIDEN/RIPRESA LENTA, SUBITO IL MAXIPIANO DI AIUTI ALL’ECONOMIA



di Ugo Caltagirone

WASHINGTON. “L’America è ancora in grande difficoltà”, lontana dal superare una crisi in cui è precipitata a causa della pandemia. Joe Biden non fa nulla per nasconderlo e, a differenza di Donald Trump, preferisce un racconto nudo e crudo della situazione ai toni trionfalistici del suo predecessore. Così dalla Casa Bianca lancia il suo grido d’allarme per lo stato dell’economia e per la situazione di disagio in cui si trovano a vivere attualmente milioni di americani: “Siamo in un momento molto critico, vicini a un punto di rottura”, ammette il presidente. Del resto sono i dati sull’occupazione a parlare, quelli diffusi nelle ultime ore e che segnalano una ripresa ancora troppo, troppo lenta. “Dati deludenti”, ha commentato la Casa Bianca. Nel mese di gennaio infatti, nonostante il tasso di disoccupazione sia sceso al 6,3% i nuovi posti di lavoro creati sono stati appena 49 mila: troppo poco per far sperare in un rapido cambio di rotta. “Di questo passo torneremo alla piena occupazione tra dieci anni”, ha ammesso Biden che, rivolto al Congresso, ha lanciato l’ennesimo appello a varare velocemente il maxi piano di aiuti anti-Covid da 1.900 miliardi di dollari. “Qui si tratta della vita delle persone, le persone che sono realmente colpite dalla crisi”, ha sottolineato il presidente, citando tra i dati più drammatici anche quello dell’aumento dei suicidi. Mentre alla Casa Bianca sottolineano come sono oltre 10 milioni gli americani che hanno perso il lavoro dall’inizio della pandemia tra cui 2,6 milioni di donne. Insomma, come ha ammesso anche l’ex presidente della Federal Reserve Janet Yellen nella sua prima intervista da segretario al Tesoro americano, “l’America ha davanti mesi molto duri”. Ecco perché non c’è più tempo da perdere sul fronte del maxi piano di salvataggio messo a punto dalla Casa Bianca, quello che prevede una nuova tornata di aiuti diretti a famiglie e imprese e che stanzia nuove risorse per rendere più efficace la lotta al virus e per velocizzare la campagna di vaccinazione. “Troppi americani stanno soffrendo, e non mi sento in coscienza di accettare un accordo più contenuto”, ha affermato Biden, replicando così a chi lo accusa di proporre un piano troppo oneroso per le casse dello stato. “Il piano meno dispendioso proposto dai repubblicani bloccherebbe la ripresa dell’occupazione fino al 2025", l’obiezione del presidente. La palla è ora dunque in mano al Congresso. Dopo i tentativi falliti di una mediazione coi repubblicani, il Senato ha spianato la strada per l’approvazione del pacchetto, disinnescando la possibilità di una tattica ostruzionistica da parte del Grand Old Party: ora gli aiuti potranno essere approvati anche solo dai democratici che sono in maggioranza in entrambe le Camere. E Biden respinge le voci secondo cui sarebbe pronto a ridimensionare gli aiuti diretti ai nuclei familiari più in difficoltà: “Non sto tagliando l’ammontare degli assegni alle famiglie. Sarà di 1.400 dollari come promesso. Punto!”, ha tagliato corto il presidente. Questa somma si andrà quindi ad aggiungere ai 600 dollari erogati già alla fine del 2020 alle famiglie con un reddito al di sotto dei 75 mila dollari l’anno. Più contrastata invece, anche all’interno del partito democratico, la norma che mira a innalzare il salario minimo a 15 dollari l’ora, misura fortemente voluta dalla sinistra ma che per alcuni dem è inopportuna in un momento in cui le imprese sono in difficoltà.

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