Annus horribilis dei roghi
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
FIAMME ANCHE A CASTELPORZIANO: MATTARELLA RINGRAZIA I CITTADINI PER L’ALLARME. SUPERATO

di Chiara Accampora
ROMA. L’Italia brucia ancora nel suo annus horribilis per gli incendi. Dalla Sicilia alla Gallura, dalla Puglia al Molise nelle ultime ore si sono registrati nuovi roghi che hanno mandato in fumo altri ettari di vegetazione. Dall’inizio dell’anno a oggi nella Penisola sono stati avvolti dalle fiamme oltre 140mila ettari di boschi, un’area grande quanto le città di Venezia, Genova, Torino, l’Aquila e Napoli messe insieme, e che porta il 2021 a strappare al 2017 il triste record per gli incendi. Stando ai dati dell’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea nell’intero 2017 erano andati in fumo 141mila ettari, una superficie che il 2021 ha già raggiunto. Nel 2018 erano bruciati 14mila ettari, 37mila nel 2019 e 53mila nel 2020. E ieri mattina un principio d’incendio ha interessato anche la tenuta presidenziale di Castelporziano, residenza estiva del capo dello Stato. Alcuni alberi e una piccola porzione di macchia mediterranea hanno preso fuoco. I danni sono stati fortunatamente limitati a una ventina di metri quadri di terreno bruciato. A dare l’allarme alcuni cittadini e pronto l’intervento dei dipendenti della riserva. Sembrerebbe che qualcuno abbia gettato degli inneschi accesi oltre il muro di cinta della tenuta all’altezza di via Pratica di Mare. Il presidente Sergio Mattarella ha ribadito la sua condanna per gli atti di criminalità che colpiscono la comunità civile e ha ringraziato i cittadini che hanno segnalato l’incendio e le squadre di soccorso dei vigili del fuoco che grazie al loro intervento tempestivo hanno evitato gravissime conseguenze. Sull’episodio la Procura di Roma attende un’informativa. L’attività di indagine è affidata ai carabinieri del Comando provinciale. Intanto nel palermitano, dove le temperature rimangono altissime, sono registrate anche ieri decine di roghi. Vigili del fuoco, forestali e protezione civile sono impegnati su diversi fronti. Le fiamme sono divampate lungo la statale 113 in zona Altavilla dove il traffico è bloccato. Incendi anche in collina tra le villette dello stesso comune e lungo l’autostrada Palermo-Catania, tra Trabia e Altavilla Milicia. Mentre il maestrale continua a soffiare con forza in Sardegna dove è alta l’allerta roghi soprattutto in Gallura. In un’altra giornata da bollino rosso si registravano ieri mattina almeno tre fronti di fuoco ancora aperti. Uno, in particolare, vicino al centro abitato di Calangianus. Una quarantina, invece, gli ettari di bosco andati in fumo lungo i profili di Monte Cornacchia a Biccari nel Foggiano. “Le fiamme sono arrivate a meno di due metri dal rifugio di Monte Cornacchia, il punto più alto della nostra regione chiamato appunto il tetto di Puglia”, ha spiegato il sindaco Gianfilippo Mignogna. Una ventina di ettari di sottobosco e sterpaglie sono andati a fuoco nella località di Costa della Plaia di Alanno, nel Pescarese. A creare problemi anche il vento caldo e le alte temperature. Fiamme anche sulle alture di Voltri, al confine con Genova, mentre in Molise brucia la montagna di Capracotta. Sono 40 le richieste di intervento aereo per lo spegnimento di incendi boschivi ricevute ieri dal Centro operativo aereo unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione Civile. E nelle prossime ore è atteso un breve stop dell’afa anche al sud. Il generale calo termico interesserà il meridione a partire da ggi. Una pausa dalla morsa del caldo che durerà appena un paio di giorni. Da venerdì e soprattutto nel weekend gli esperti prevedono che riprenderà il sopravvento l’anticiclone africano Lucifero, che farà risalire il termometro. Per la Coldiretti l’escalation di incendi in Italia, cresciuti “del 256% nell’estate 2021", costa al Pese circa un miliardo di euro fra opere di spegnimento, bonifica e ricostruzione.
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