Auto/Bene ottobre per il mercato europeo
- direzione167
- 5 giu 2022
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Vendite Fca+2,5%.Anfia:miglior mese per volumi dal2009.Promotor,ripresa diesel

di Amalia Angotti
TORINO. Il mercato dell'auto europeo chiude con un segno positivo anche il mese di ottobre. Nell'area Ue ed Efta - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori euro- pei - le immatricolazioni sono state 1.214.989 con una crescita complessiva dell'8,6% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Il migliore ottobre, in termini di volumi, dal 2009, commenta l'Anfia, ma è un risultato che, come fa notare anche il Centro Studi Promotor, risente ancora dell'entrata in vigore, un anno fa, del nuovo sistema di omologazione Wltp che aveva condizionato le vendite. Da gennaio le auto vendute sono 13.039.134, con una flessione dello 0,7 per cento sull'analogo periodo del 2018. Per l'Unrae, l'associazione delle case automobilistich estere, "la domanda di auto nei principali mercati Europei è debole nella componente dei privati e sostenuta solo dagli acquisti di auto aziendali". Fca chiude il mese con un incremento delle vendite del 2,5 per cento grazie a tutti i brand, ma da inizio anno le immatricolazioni sono 809.138, in calo del 9,2 per cento rispetto all'analogo periodo del 2018, con la quota che scende dal 6,6 al 6,1 per cento. In particolare crescono i modelli Alfa Romeo (Stelvio +28,55%, Giulia +21,1% e Giulietta +13,2%) e registra un aumento del 5,1% Jeep. Anche a ottobre la parte del leone nella Ue la fanno i cinque maggiori mercati che si accaparrano il 71,4% delle vendite e chiudono tutti in positivo tranne il Regno Unito che registra un calo del 6,7% in ottobre e del 2,9% nei primi dieci mesi dell'anno. L'incremento maggiore lo registra la Germania (+12,7%), ma è ottimo anche il risultato del mercato francese con +8,7% a ottobre e sostanziale pareggio nei dieci mesi (-0,3%). Terza tra i grandi mercati l'Italia con un incremento del 6,7% in ottobre ed un piccolo calo nei dieci mesi (-0,8%). Bene anche la Spagna (+6,3%). Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sottolinea anche il segnale positivo che arriva per il diesel dal maggior mer- cato del continente, quello tedesco. Grazie ai dati positivi di settembre e ottobre nei dieci mesi il calo si è ridotto allo 0,7% e sembrano esserci le condizioni - osserva Quagliano - per chiudere il 2019 in pareggio o in modesta crescita rispetto al 2018, cioè per portare le immatricolazioni intorno a quota 15.600.000, li- vello al di sotto del 2,4% rispetto al massimo del 2007.
















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