Azzurri, oro e veleni
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Giochi/Il presidente della Federsci e le accuse di Fontana: “Il marito non diventerà mai Ct”

di Antonio Fatiguso
PECHINO. Arianna Fontana ha “distrutto il clima della squadra” di short track con le sue accuse e l’ipotesi di incarico da commissario tecnico della nazionale a suo marito Anthony Lobello (che allena la pattinatrice valtellinese), non è accettabile. Dopo giorni di silenzio, il presidente della Federghiaccio Andrea Gios passa al contrattacco rispondendo alla campionessa italiana con più medaglie (11) alle Olimpiadi, mettendo paletti e mostrando aperture, sicuro che un incontro tra i due ci sarà. “Arianna è un patrimonio della nostra Federazione e non vogliamo dilapidarlo. L’incontro si farà, non c’è chiusura da parte mia. Se ha bisogno di andare all’estero, saremo i primi a cercare una squadra che la ospiti. Ma se il nodo è la questione del marito che deve diventare l’allenatore della Nazionale, non possiamo accettarlo”, ha spiegato Gios, a capo della Federazione italiana sport del ghiaccio, facendo un bilancio di Pechino 2022. “Il 19 marzo ci saranno le elezioni e sarà rinnovato il Consiglio federale, poi ci sarà un mese di riunioni in tutti i settori tecnici per definire il programma e ci sarà anche la questione Fontana”, ha aggiunto, ventilando l’incontro visto che i due non si parlano dal 12 ottobre scorso. “Abbiamo fatto un’Olimpiade straordinaria, al di là di ogni aspettativa. I ragazzi hanno sorpreso anche me: le aspettative erano importanti ma 7 medaglie, di cui due d’oro, è più di quello che ci si aspettava”, ha osservato Gios la cui asticella era stata fissa- ta a quota 4. Tre delle medaglie, incluso un oro individuale, portano la firma di Arianna Fontana che, ha continuato Gios, “è stata messa nelle condizioni che noi riteniamo ottimali per poter svolgere la sua attività nel modo migliore in relazione alle sue esigenze personali e alle richieste del marito, senza che ci fossero ripercussioni negative sul gruppo. E mi pare che i risultati ci diano ragione: Arianna si è presentata in ottima forma”. La Ferdeghiaccio “si è assunta tutte le spese della preparazione di Arianna, Lobello ci ha presentato un programma e lo abbiamo assecondato. Non ho nulla da dire che Lobello sia l’allenatore della Fontana, è anche il miglior allenatore per lei, ma non crediamo che Lobello sia la figura giusta per allenare tutta la squadra, questo è l’unico punto inderogabile perché ho altri 18 atleti da allenare e sono il nostro patrimonio per il futuro e aiutano Arianna ad allenarsi al meglio”. Quello che Gios non ha mandato proprio giù sono le accuse della campionessa ai compagni di squadra per aver cercato di farla cadere in allenamento: “È stata la parte più stonata delle sue esternazioni. Ci siamo abituati, è dal 2006 che attacca la Federazione. È nel suo carattere ed è anche un aspetto della sua forza. Ma l’accusa è inaccettabile, sono i maschi che hanno pattinato con lei e che per anni le hanno fatto da spar- ring partner, di sicuro negli ultimi sei mesi, aiutandola a crescere”. L’episodio contestato “è successo tre anni fa, siamo stati informati subito, Sanfratello (segretario della Federazione, ndr) ha parlato con i ragazzi. Ma era un episodio di allenamento, che succede molto spesso, nelle simulazioni di gara. Per noi la questione era chiusa. E dopo tre anni Arianna è andata in Ungheria, è tornata e si è allenata negli ultimi sei mesi con questi ragazzi. Questa sua uscita ha distrutto il clima all’interno della squadra”. Un clima che vede la Fontana “non salutare i ragazzi” e allenarsi con le squadre straniere. “Lei è una campionessa straordinaria, vorrei che fosse anche una leader. Durante un’Olimpiade non si fa una dichiarazione del genere. Queste rotture sono negative”. Il percorso è in salita, ma l’obiettivo è che la Fontana possa esserci a Milano-Cortina 2026.
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