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Bernie Sanders verso la resa

CASA BIANCA/BIDEN NON SI FERMA: “ORA BATTIAMO IL VIRUS E TRUMP”


di Ugo Caltagirone


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WASHINGTON. Un’altra notte magica per Joe Biden, che ormai guarda alla sfida del prossimo 3 novembre con Donald Trump sognando un ritorno alla Casa Bianca da Commander in chief. Difficile che all’ex braccio destro di Barack Obama sfugga la nomination presidenziale: l’ultimo tris di stati conquistati - Florida, Illinois e Arizona - gli dà un vantaggio quasi incolmabile su Bernie Sanders, e mette di fatto fine alla gara delle primarie democratiche. Sul fronte repubblicano intanto il tyco- on già festeggia la conquista scontata (non aveva avversari) dei delegati necessari per la nomination, e a sua volta sogna il secondo mandato. La sua incoronazione come candidato ufficiale avverrà nella convention del Grand Old Party di fine agosto. Ma lo spettro dell’emergenza coronavirus e dell’impatto devastante che potrà avere sull’economia e sull’occupazione americane complica non poco il cammino di Trump. Biden lo sa, ed è pronto a sferrare l’attacco, concentrando d’ora in poi tutti i suoi sforzi solo contro il tycoon. Aspetta solo l’annuncio di Bernie Sanders. Finora il senatore dall’agenda progressista, sperando in una miracolosa rimonta e di poter ripetere l’exploit del 2016, è voluto cocciutamente andare avanti: ma in queste ore, rifugiatosi nella sua residenza in Vermont, sta meditando il ritiro, alla luce dell’ultima debacle che non gli lascia quasi nessun appiglio.Già la sua campagna ha sospeso tutti gli spot elettorali su Facebook e sui vari social media, un chiaro segnale che lascia presagire l’imminente passo indietro. Fu la prima cosa che fecero anche Pete Buttigieg e Michael Bloomberg prima di gettare ufficialmente la spugna.Del resto non c’è più tempo da perdere. La pandemia ha ormai stravolto la stagione elettorale e molti stati non sono e non saranno in grado di far svolgere le primarie nelle date previste, a partire dallo stato di New York. Portare avanti la gara non ha più molto senso.“Ora è il momento di essere uniti”, ha affermato Biden dopo l’ultimo trionfo, parlando rigorosamente a porte chiuse, un segno dei tempi. E tendendo la mano proprio al suo rivale: “Insieme possiamo superare questo momento difficile e battere Trump”. “Quello che serve ora - ha affermato l’ex vicepresidente - è la speranza contro la paura, l’unità contro le divisioni, la verità contro le menzogne e la scienza contro la finzione”.Saranno le prossime ore a dire se Sanders raccoglierà l’invito. Intanto Biden si gode la conferma che il ricostituito fronte elettorale che sostenne Barack Obama regge, soprattutto con la vittoria della Florida e il sostegno in massa della comunità ispanica, così come quella afroamericana ha appoggiato l’ex vicepresidente negli stati del sud in cui finora si è votato. Un asse che sarà fondamentale per la vittoria finale.

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