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Biden e Xi cercano il disgelo

USA-CINA/TAIWAN E DIRITTI UMANI NEL VERTICE DI OGGI, MA LA CASA BIANCA FRENA



di Serena Di Ronza

NEW YORK. Joe Biden e Xi Jinping provano a rompere il ghiaccio e allentare la tensione fra Stati Uniti e Cina, i cui rapporti sono ai minimi dalla normalizzazione delle loro relazioni diplomatiche nel 1979. Durante l’incontro virtuale, in programma nella nottata fra oggi e domani, i due presidenti cercheranno di capitalizzare l’accordo sul clima che le due superpotenze hanno annunciato a Glasgow e abbassare i toni da Guerra Fredda che da mesi contraddistinguono i loro rapporti. Un compito non facile: da Taiwan al rispetto dei diritti umani, passando per l’indagine sull’origine del Covid, i temi di scontro sono molti. Così come sono molte le preoccupazione americane per la corsa agli armamenti di Pechino e i suoi sforzi per diventare leader nelle tecnologie ritenute strategiche per la supremazia geopolitica. Consapevole delle molte sfide, l’amministrazione Biden è impegnata da giorni a minimizzare le aspettative sull’incontro, che il presidente americano avrebbe fortemente voluto di persona. Xi però non lascia la Cina da quasi due anni a causa della pandemia. I due presidenti si conoscono da tempo e vantano un rapporto personale, come ha più volte ricordato Biden. Un rapporto consolidato ai tempi di Barack Obama, quando tutto sembrava orientato ad aprire una nuova era nelle relazioni tra Washington e Pechino. Poi però le cose sono andate diversamente. L’incontro - hanno precisato alcuni funzionari della Casa Bianca - non si tradurrà probabilmente in un comunicato finale congiunto, e non produrrà risultati specifici. “E’ per fissare i termini di una concorrenza efficace nella quale saremo nella posizione di difendere i nostri valori e i nostri interessi e quelli dei nostri alleati e partner”, hanno aggiunto dalla Casa Bianca, spiegando che nessuno vuole il conflitto. E proprio per questo servono dei “guardrail”, dei “termini specifici” entro cui muoversi. “Biden illustrerà chiaramente le intenzioni e le priorità americane e sarà chiaro sulle nostre preoccupazioni”, ha precisato inoltre la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Al vertice Xi si presenta forte dell’investitura del suo partito, che gli ha aperto la strada del potere a vita, definendo il suo pensiero il “marxismo del XXI secolo” e collocandolo accanto alle figure storiche di Mao e Deng. Biden all’appuntamento si presenta con in tasca il suo piano delle infrastrutture ma in calo nei sondaggi, con gli americani che lo ritengono responsabile dell’inflazione galoppante che sta svuotando i loro portafogli. Una debolezza che comunque non intende mostrare, cosciente che un “buon rapporto” fra la prima e la seconda economia al mondo è cruciale per la ripresa globale e per la lotta al clima.

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