Bin Salman si prepara al trono
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
ARABIA SAUDITA/TRE PRINCIPI ARRESTATI, TENTAVANO IL GOLPE PER FRENARE L’ASCESA DI MBS

di Lorenzo Trombetta
BEIRUT. Un nuovo passo nella transizione politica in Arabia Saudita sembra essersi compiuto con l’arresto di almeno tre membri della famiglia reale, indicati come possibili ostacoli a quella che appare l’imminente salita al trono dell’attuale principe ereditario Muhammad bin Salman (nella foto), figlio dell’anziano re Salman.La stampa statunitense ha infatti riportato ieri l’arresto del fratello più giovane del sovrano, il principe Ahmad bin Abdelaziz, dell’ex principe ereditario Muhammad bin Nayef e di suo fratello, il principe Nawaf ben Nayef. Da Riad non c’è nessuna conferma ufficiale.Solitamente le autorità saudite si astengono dal commentare notizie trapelate da canali non ufficiali e relative agli equilibri interni di potere. Ma secondo le fonti citate dai giornali statunitensi i tre alti espo- nenti della casa reale sono accusati di tradimento. E rischiano la pena di morte.Con questa mossa il 34enne principe Muhammad bin Salman, da tre anni a capo di fatto della monarchia saudita, si avvicina al trono. Non appena il padre Salman sarà dichiarato morto o incapace di continuare a tenere le redini formali del potere, Muhammad sarà incoronato re. Senza timore di trovare familiari a ostacolarlo. Questo passaggio potrebbe avvenire anche prima di novembre, quando è previsto in Arabia Saudita il G20. Quella potrebbe essere la sua prima uscita internazionale da sovrano indiscusso.Sembra così ormai lontana la tempesta che ha avvolto il regno e la figura dello stesso principe ereditario dopo l’uccisione di Jamal Khashoggi, giornalista saudita fatto a pezzi nel consolato del suo Pae- se a Istanbul nell’ottobre del 2018. Solo un anno prima, Muhammad bin Salman aveva eseguito quella che è stata definita la più vasta purga politica e finanziaria degli ultimi anni nella monarchia del Golfo rinchiudendo nell’albergo Ritz-Carlton di Riad più di 300 tra principi e imprenditori.Furono liberati solo dopo aver rinunciato ai loro beni e alle loro aspirazioni politiche. Mentre l’Arabia Sauditacontinua a essere impelagata nella guerra nel vicino Yemen contro insorti Houthi vicini al nemico iraniano, Muhammad bin Salman non cessa di proporsi come un leader “riformatore”, che intende traghettare il Paese in un’epoca post-petrolifera. Senza però abbandonare pratiche di repressione del dissenso interno. Due dei tre arrestati erano già caduti in disgrazia, ma rappresentavano ancora quelle frange della casa reale ostili al giovane delfino. Il principe Ahmad, 78 anni, è l’unico fratello di re Salman rimasto ancora in vita e con i titoli giusti per aspirare al trono. Per decenni la corona era passata di mano tra i fratelli figli di Abdel Aziz, fondatore del regno.Ma Salman, 84 anni, diventato re nel 2015, ha rotto la tradizione indicando il figlio Muhammad come erede. Dopol’esilio, il principe Ahmad era rientrato in patria ma senza alcun ruolo.L’altro arrestato eccellente è il principe Muhammad bin Nayef, 60 anni, già ministro degli Interni a cui vengono attribuiti i successi contro al Qaida e descritto come il favorito di Washington per i suoi buoni contatti con l’intelligence americana. E’ stato principe ereditario fino al 2017, quando è uscito di scena per far spazio, suo malgrado, a Mbs.
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