Bonaccini galvanizza il Pd
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
REGIONALI/SALVINI NON MOLLA, IL LEADER DELLA LEGA PALMO A PALMO SUL TERRITORIO

di Leonardo Nesti
BOLOGNA. La riconquista di piazza Maggiore, prima occupata dalle Sardine, poi da Stefano Bonaccini che sabato l’ha riempita per lanciare la campagna elettorale in vista delle regionali del 26 gennaio, ha riportato entusiasmo nel Pd e nel centrosinistra emiliano-romagnolo. D’al- tronde uno degli obiettivi che Bonaccini si era posto era esattamente quello: galvanizzare i suoi per evitare una campagna elettorale con il muso lungo, come spesso si è visto nelle ultime occasioni, a cominciare dalle Europee. Bonaccini si gioca molto anche sul piano personale: il giorno dopo le elezioni potrebbe essere visto come il salvatore della baracca, in caso di successo, oppure come l’uomo che ha legato il proprio nome alla più clamorosa sconfitta della sinistra in Italia. E visto che ha capito che il suo nome e la sua faccia, in questo momento, tirano più dei simboli dei partiti, ha scelto di giocarsela il più possibile in prima persona: arrivando perfino, come ha fatto in piazza Maggiore, a chiedere ai leghisti di votarlo, visto che il sistema elettorale lo consente, anche facendo la croce sul simbolo della Lega. Se Bonaccini tiene alla larga i leader nazionali, convinto che siano di più i voti che gli tolgono che quelli che gli portano, nel centrodestra la situazione è ribaltata: Lucia Borgonzoni va in tv, mentre Matteo Salvini batte palmo a palmo il territorio. Ultima tappa in ordine di tempo i due Comuni più alti della montagna modenese: Pievepelago e Fiumalbo. Alti come quota, ma anche come voti alla Lega. Alle Europee erano entrambi sopra il 50%, a Fiumalbo addirittura vicino al 65%: tradizionale bagno di folla e il messaggio che il 26 gennaio, se il Pd perde la sua regione-bandiera, da una parte si fa la storia, dall’altra si invia un messaggio al governo che difficilmente potrebbe non essere letto come un messaggio di sfratto. Nel fine settimana la Lega ha allestito 119 gazebo nelle piazze della regione dove, hanno raccolto decine di migliaia di firme per dire ‘Stop al Mes’. E per i prossimi giorni, per Salvini, un calendario fittissimo che sembra un giro pastorale: Pavullo nel Frignano, Viano, Rio Saliceto, Ferrara. Ma le prossime due settimane saranno anche decisive per un altro aspetto molto importante in vista del 26 gennaio, ovvero la definizione delle liste dei candidati al consiglio regionale. Se la corsa fosse veramente sul filo come dicono i sondaggi, candidature forti possono fare la differenza.
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