Bonometti:i contratti da rivedere in autunno
- direzione167
- 5 giu 2022
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CONFINDUSTRIA/IL PRESIDENTE DEGLI INDUSTRIALI DELLA L OMBARDIA SCENDE IN CAMPO E PRESENTA LA RICETTA PER STIMOLARE LA CRESCITA

di Massimo Lapenda
MILANO. Confindustria lancia la sfida sui contratti di lavoro e chiede di rivederli per puntare su "produttività e flessibilità". Il presidente degli industriali della Lombardia, Marco Bonometti, scende in campo e presenta la ricetta per stimolare la crescita economica ed evitare un forte contraccolpo occupazionale in autunno. Le imprese chiedono al Governo anche interventi sul fronte del fisco e per finanziare le grandi opere e le infrastrutture. La modifica dei contratti di lavoro appare sempre di più come uno degli argomenti principali che intendono affrontare gli industriali. Non a caso il tema è stato sollevato in Lombardia, la regione italiana che da anni viene definita la locomotiva economica italiana. Guardando alla ripartenza dopo i danni causati dal coronavirus, non si può non chiedere di "rivedere i contratti di lavoro che devono essere improntati sulla produttività e flessibilità", afferma Bonometti nel corso di un evento sulla 'Lombardia che ripartè. Bonometti si spinge anche oltre e chiede di cancellare il "decreto dignità" e di "reinserire i contratti a termine perchè in questa fase bisogna cercare di mantenere alta l'occupazione". Il leader degli industriali lombardi affronta anche il tema del blocco dei licenziamenti che, per ora, ha evitato dei "grossi shock". Ma il problema si avrà quando sarà tolto il" blocco e temo che ci sarà un contraccolpo verso l'autunno", prosegue il presidente degli industriali della Lombardia. In questo scenario le imprese sembrano aver perso "fiducia nel nostro Paese ma non hanno perso la speranza. Gli imprenditori chiedono di avere delle certezze per il futuro", aggiunge Bonometti. Ma l'industria da sola non può farcela e serve uno "sforzo comune - ribadisce - per trovare delle soluzioni condivise per far ripartire il nostro sistema produtti- vo". Per stimolare la ripresa economica le imprese chiedono al Governo di creare quelle condizioni per "ritrovare quella competitività che consentirà alle imprese di conquistare nuovi mercati". Nella ricetta c'è anche la "semplificazione della pubblica amministrazione, affrontare il tema della giustizia e far partire le infrastrutture e le grandi opere". Non mancano le richieste sul fronte fiscale con "una serie di detassazioni e la riduzione del cuneo fiscale". Sul tema del fisco arriva anche la proposta del presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, secondo il quale bisogna lavorare ad un modello di tassazione che "premia le imprese che decidono di mantenere gli utili all'interno dell'azienda". Intanto sul tema interviene anche il sindacato. "Confindustria insiste nella sua richiesta di rivedere i contratti; noi insistiamo nella nostra: i contratti si devono innanzitutto rinnovare" spiega la segretaria confederale della Uil, Tiziana Bocchi. "Il contratto nazionale è il presidio ineliminabile per garantire a tutti i lavoratori diritti e minimi salariali. Per la sindacalista "se Confindustria investe sui propri lavoratori, aumentando il loro potere d'acquisto e creando le condizioni per il benessere lavorativo, le imprese italiane avranno un futuro e l'economia tutta ne trarrà grande beneficio".
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