Caltagirone salta l’assemblea sul bilancio
- direzione167
- 5 giu 2022
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Generali/Il secondo maggior azionista del gruppo assicurativo non deposita le azioni

di Marcella Merlo
MILANO. Francesco Gaetano Caltagirone muove sullo scacchiere di Generali e decide, con una mossa a sorpresa, di non presentare il suo pacchetto di azioni, pari al 5,6% del capitale, per l'assemblea sul bilancio 2020. L'appuntamento, in agenda oggi, anche quest'anno a causa del Covid si svolge senza la presenza fisica dei soci e con i voti espressi tramite un unico rappresentante designato. Nel mirino del secondo maggior azionista del gruppo assicurativo, del quale l'imprenditore romano è anche vicepresidente, c'è - ancora prima dell'amministratore delegato Philippe Donnet il cui mandato scade all'assemblea di aprile 2022 - la governance nonché il modo in cui sono state prese alcune decisioni strategiche. Tra queste, l'ingresso con il 24% in Cattolica Assicurazioni e l'offerta d'acquisto per una compagnia in Malesia, sulle quali Caltagirone ha già espresso al Consiglio le sue perplessità. Si tratta di un tema che chiama in causa Mediobanca, la quale con poco più del 13% continua a essere l'azionista di riferimento del Leone. Non a caso, in parallelo con il rafforzamento di Leonardo Del Vecchio, ormai primo azionista di Piazzetta Cuccia oltre che socio del Leone con il 4,8%, Caltagirone ha acquistato lo scorso marzo una quota segnaletica dell'1% nell'istituto guidato da Alberto Nagel. Ma più che le recenti operazioni intraprese dal management di Generali con il via libera del Cda, nel quale Caltagirone come gli altri consiglieri ha votato a favore del bilancio che oggi viene sottoposto all'assemblea, la partita che si apre è un'altra. E riguarda il prossimo avvio dei lavori per mettere a punto la lista per il board di Generali, tutto in scadenza fra un anno a partire da Donnet. Per la prima volta da quanto Generali ha cambiato la propria governance, c'è l'opzione per il Cda uscente di presentare la lista del nuovo Consiglio. Ma si tratta di un strada complicata da percorrere se non ci sarà l'accordo fra i grandi soci rappresentati nel board. Il manager francese - è il giudizio ribadito dai report degli investitori - ha finora guidato la compagnia con buoni risultati ed è riuscito a traghettarla attraverso la pandemia verso i traguardi del piano che si conclude a fine 2021 con la sola mancanza della seconda tranche del dividendo 2019 congelata l'anno scorso dall'intervento prudenziale delle autorità del settore. Di conseguenza, a meno che non si ricandidi per motivi personali, avrà verosimilmente l'appoggio in prima battuta di Mediobanca. Ma tutto dipenderà dalla volontà o meno all'interno del consiglio di mettere il tema della lista del Cda all'ordine del giorno di una prossima riunione. Lo statuto rinnovato prevede inoltre una seconda lista destinata alle minoranze, ossia ai fondi di Assogestioni, nonché una lista per i soci che hanno più del 5%. Ed è su questo fronte che il mercato attende le prossime mosse di Caltagirone e di Del Vecchio, mentre la Borsa accoglie senza scosse il mancato deposito delle azioni del primo azionista privato alla vigilia dell'assemblea. In un listino piatto Generali ha guadagnato lo 0,59% e Mediobanca lo 0,32%. Oggi intanto gli altri soci della compagnia assicurativa, che hanno conferito le azioni potranno seguire l'appuntamento in streaming. Presenti a Palazzo Berlam a Trieste, soltanto il presidente Gabriele Galateri, il ceo Donnet, il cfo Cristiano Borean nonché il notaio, il rappresentante designato e il segretario del Cda.
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