Cartabia: giustizia sarà fatta
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Ponte Morandi/Lo ha detto la Guardasigilli alla cerimonia commemorativa del crollo

di Chiara Carenini
GENOVA. Aspettavano perché dopo tutto quanto viene detto sulla riforma della giustizia al dolore si è aggiunta la paura che giustizia non venisse fatta. I familiari delle vittime del Ponte Morandi, in questo terzo anniversario, aspettavano la Guardasigilli Marta Cartabia per capire e per prendere coraggio, Aspettavano il Governo. E arrivano le parole del premier Mario Draghi che ha espresso la "vicinanza del governo e mia ai familiari delle 43 vittime, a tutti i feriti, e a chi ancora oggi soffre le conseguenze di quel trauma. Voglio però riaffermare l'impegno del governo affinché non si verifichino mai più eventi così tragici e dolorosi". Mai più. La Guardasigilli Cartabia ha incontrato i familiari prima in chiesa poi nella piazza del Memoriale, al termine della cerimonia. Il nodo da sciogliere era uno: accanto a verità di potrà scrivere la parola giustizia? e Cartabia rassicura con parole ferme e grande emozione, che quel processo si farà. "Non c'è mai, mai stato alcun rischio per il processo sul crollo del ponte Morandi. Non solo il processo del Morandi, ma anche tutti i processi che riguardano altri gravi disastri o qualunque altra vicenda umana, debbono essere portati a termine". Parole che pesano, chiavi di volta di quel Memoriale i cui lavori partono oggi, luogo di monito. In chiesa la Guardasigilli ha incontrato i familiari: chi le ha mostrato le foto di figli e parenti e chi l'ha abbracciata come la mamma di Mirko. "Sono qui come una madre". Con queste parole, dette nella Radura della Memoria, Marta Cartabia ha dato ai pa- renti delle vittime il senso umano, ancor prima che tecnico e politico, della sua presenza. "Sono qui per incontrare anzitutto loro, per incontrare i loro occhi che sono memoria vivente". E a loro ha voluto rinnovare "l'impegno per garantire ogni supporto perché il loro e il nostro bisogno di giustizia trovi piena e tempestiva risposta". Risposte. Sono quelle che chiedono ancora e in questi ultimi tempi di riforme i familiari delle vittime. Questo Cartabia lo sa e spiega perché la riforma della giustizia non sarà la "ghigliottina dei processi. Nelle ultime settimane so che è stata fonte di preoccupazione l'opinione, del tutto destituita di fondamento, per cui la riforma del processo penale potrebbe frustrare la vostra domanda di verità e giustizia. Voglio ripeterlo qui davanti a voi, senza possibilità di equivoci - scandisce Cartabia -: non c'è mai, mai stato alcun rischio per il processo sul crollo del Morandi. Bisognerebbe riflettere più di una volta prima di diffondere opinioni che gettano allarme e che gravano di ulteriore peso chi già porta un grande dolore. Basterebbe leggere il testo della riforma per verificare che si applica a reati successivi al 1 gennaio 2020" e "non solo il processo del Ponte Morandi, ma anche tutti i processi che riguardano altri gravi disastri o qualunque altra vicenda umana, debbono essere portati a termine". Concetti che ripeterà poi durante la cerimonia dove aggiungerà: "L'improcedibilità, prevista in appello e Cassazione, è solo l'extrema ratio di un insieme di interventi più articolati e complessi volti a sollecitare la conclusione delle varie fasi del processo in tempi ragionevoli". Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime Ponte Morandi al termine dell'incontro informale con il ministro ha sottolineato che Cartabia "ha dimostrato che le sue parole non erano di circostanza e questo è importante, poi ci ha rassicurato appieno sulla riforma della giustizia". E sullo status delle vittime: "ho fortemente voluto che all'interno della riforma fosse riconosciuto un adeguato status alle vittime del reato - ha detto Cartabia -. Ho visto persone rasserenate che si sono domandate come mai è stato generato tutto quell'allarme intorno a fatti che bastava guardare con maggiore onestà intellettuale. Mi è dispiaciuto aver visto caricare di un dolore aggiuntivo persone che già devono portare un dolore così grande"
Comments