Cassa Depositi e Prestiti, 170 anni di Cdp
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Per Conte migliore esempio del Belpaese che investe: “Progettiamo l’Italia di domani”

di Paolo Rubino
ROMA. "Una startup di 170 anni". L'a.d. Fabrizio Palermo sintetizza così la capacità di innovarsi e di rispondere ai cambiamenti nel Paese di Cdp che è pur "rimasta la stessa, così come i motivi ispiratori che ne hanno guidato l'evoluzione nel corso della storia". E che ora, con la sua forza di investimento come 'cassaforte' del risparmio postale, si conferma per il Governo non "un mero strumento per risolvere questioni contingenti e di breve periodo" ma - lo sottolinea il premier Giuseppe Conte - un fulcro per "una prospettiva di ampio respiro, per progettare l'Italia di domani", "il miglior esempio dell'Italia che investe su se stessa".
E' il palazzo monumentale in ristrutturazione dell'ex Poligrafico e Zecca dello Stato ad ospi- tare la cerimonia di inaugurazione delle celebrazioni per i 170 anni della Cassa Depositi e Prestiti. In platea le massime autorità pubbliche, con il Capo dello Stato Sergio Mattarella; il Governo con numerosi ministri e il premier che ha poi parlato dal palco; il mondo delle imprese. Con alle spalle i valori di 170 anni di storia è Fabrizio Palermo, da luglio 2018 alla guida operativa di Cdp, ad avere ora la responsabilità di guardare avanti, con il piano industriale che ha "lanciato 11 mesi fa" e con novità in cantiere per una "sana manutenzione sempre necessaria". Palermo sottolinea quindi il "cambio di passo" del piano 2019-2021, una "nuova spinta che vuole fare leva su innovazione, inclusione e sostenibilità con un approccio del tutto nuovo, basato su un rapporto più solido con il territorio, sulla volontà di fare rete e sulle competenze finanziarie e industriali che rendono Cdp un'Istituzione unica nel contesto nazionale". Annuncia quindi l'obiettivo di portare in Cda nei prossimi mesi "una nuova strategia sull'equity", con "iniziative imprenditoriali innovative", e puntando anche a "razionalizzare e definire le aree di intervento e come intervenire. E quali strumenti usare, capire se quelli attuali sono adeguati". Giovanni Gorno Tempini, tornato a fine ottobre in Cdp come presidente dopo essere stato l'a.d dal 2010 al 2015, sottolinea il valore di poter mette- re in campo "capitali pazienti", con investimenti che non puntano al massimo ritorno nel tempo più breve: la Cassa può essere così "protagonista nel sostegno alle infrastrutture e all'economia reale", con interventi "determinanti per la crescita del Paese"; Una "istituzione unica, espressione perfetta dell'unione tra pubblico e privato". E' il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri (il Tesoro è primo azionista di Cdp con oltre l'82%), a ripercorrere nel det- taglio storia e riforme della Cassa che, di pari passo alla storia ed alle diverse stagioni dell'economia del Paese, tra varie tap- pe l'hanno portata "a trasformarsi in una vera e propria national promotional bank", come in Germania e in Francia: "Istituzioni di mercato con missione pubblica". Così il piano industriale firmato da Fabrizio Palermo punta su priorità che rispondono alle attuali "esigenze di sviluppo del Paese", rileva ancora il ministro che sottolinea anche il rapporto "strettissimo" con il Tesoro e "la cooperazione feconda" con le fondazioni di origine bancarie, "azionisti pazienti non profit e orientati al lungo periodo": una 'alleanza' chiave per Cdp - evidenzia Gualtieri - dal finanziamento degli enti locali, al sostegno alle pmi ed ai progetti infrastrutturali, a export e internazionalizzazione delle imprese, all'investimento nel capitale di rischio in settori strategici per l'economia nazionale.
Gualtieri riconosce all'ex presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, e all'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, seduti in prima fila, il merito di aver promosso la riforma della Cassa nel 2003.
















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