Cento anni di Dalla Chiesa
- direzione167
- 5 giu 2022
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MONUMENTO A SALUZZO “AL MILITARE CHE NON ABBASSÒ MAI LO SGUARDO”

TORINO. Un monumento al generale “che non abbassò mai lo sguardo”, che “sacrificò la sua vita per le istituzioni”, che “rese onore alla sua divisa”. Carlo Alberto Dalla Chiesa nacque a Saluzzo (Cuneo) cento anni fa e la città piemontese ieri gli ha reso omaggio con un totem in pietra, vetro e acciaio, opera di sei artisti locali, che domina su piazza Garibaldi. E’ il ministro della difesa, Lorenzo Guerini, subito prima di partire per l’Iraq in visita al contingente italiano in missione di peacekeeping, a rievocare la figura dell’ufficiale dei carabinieri ucciso in un agguato mafioso a Palermo, di cui era il prefetto, il 3 settembre 1982. “Nel corso della sua vita militare Dalla Chiesa dimostrò tantissime virtù, ma ciò che lo rese unico fu probabilmente la sua innata capacità di aggiungere al rigore della divisa l’intelligenza dell’intuito e l’innovazione investigativa. Non abbassò mai lo sguardo, dando eccezionale prova di coraggio e di fedeltà ai valori della democrazia”. “Un testimone di quella legalità - ha aggiunto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio - che è la la base su cui ognuno di noi ha il compito di costruire ogni giorno. Non c’è virus più subdolo delle mafie. E lo sconfiggeremo solo sviluppando gli anticorpi necessari a combatterlo”. “Nei giorni scorsi - ha detto il figlio Nando Dalla Chiesa - ho consultato alcune carte che aveva firmato con quella stilografica verde che ancora ricordo sulla sua scrivania. Era una firma minuta ma curata, che ora mi porta a mettere in evidenza il valore della firma di ognuno di noi. Il peso del nostro nome certifica la realtà, e la certificazione del vero è è la nostra lotta quotidiana contro ogni falsità, ogni sopruso, ogni mafia”. La famiglia Dalla Chiesa era originaria di Parma (ieri alla cerimonia c’era anche il sindaco emiliano Federico Pizzarotti) ma il padre di Carlo Alberto, Romano, era carabiniere di stanza a Saluzzo. Cento anni dopo, come ha sottolineato il comandante generale Giovanni Nistri, in moltissime stazioni dell’Arma, accanto al ritratto del Presidente della Repubblica, compare quello di Carlo Alberto “perché il suo insegnamento e la sua integrità morale sono un esempio per tutti noi carabinieri”. A Saluzzo l’inaugurazione del monumento, e la presentazione del francobollo che Poste Italiane ha dedicato a Dalla Chiesa, sono stati l’ultimo atto di una quattro giorni iniziata giovedì con il conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei carabinieri e proseguita venerdì con la mostra filatelica dedicata ai carabinieri e sabato con il concerto della fanfara del 3° Reggimento carabinieri Lombardia.
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