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Cile: diritto all'aborto, dura critica da chiesa cattolica

Per inserimento della norma nella futura Costituzione



SANTIAGO DEL CILE, 16 MAR - I vescovi cileni hanno definito oggi "un gravissimo attacco alla dignità della persona umana" l'approvazione, in sessione plenaria da parte della Convenzione costituente, della norma che consente l'interruzione volontaria della gravidanza. In una presa di posizione, la Conferenza episcopale cilena ha prospettato la possibilità che i cattolici, con la permanenza di questo comma di un articolo sui diritto delle persone, respingano il testo costituzionale quando sarà sottoposto a referendum nei prossimi mesi. Il provvedimento è passato nella Costituente con 108 voti favorevoli, 39 contrari e sei astensioni. Per il Comitato permanente dell'episcopato, "occorre sottolineare che questa norma, di per sé, è un gravissimo attacco alla dignità della persona umana e ai suoi diritti fondamentali, al di là di ogni concezione religiosa". Inoltre, si dice infine, "non pongono condizioni o limitazioni a questo diritto, né il legislatore ha disposto che vi sia una legge a regolarlo, il che lascia la strada aperta per consentire liberamente l'aborto".

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