Conte firma il nuovo Dpcm
- direzione167
- 5 giu 2022
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“ORA FINO AL 7/9 SERVE PRUDENZA. SU ALZANO DECISI IO MA SEPPI DEL CTS IL 5/3”
di Serenella Mattera

ROMA. E’ stato il governo ad “assumersi sempre la responsabilità politica delle pro- prie decisioni”. Ma del verbale del 3 marzo del Comitato tecnico scientifico che chie- deva misure restrittive per Alzano e Nem- bro “sono venuto a conoscenza il 5 marzo” e, dopo un supplemento di valutazione, fu il Cts tra il 6 e il 7 marzo a “convincersi” che servisse chiudere l’intera Lombardia. Giuseppe Conte ripercorre le ore delle decisio- ni più controverse nella gestione del lockdown. Ripete quanto detto ai magistrati di Ber- gamo che indagano sulla mancata zona ros- sa nei due Comuni del bergamasco. E pro- va a stoppare la polemica nata dalla pubbli- cazione del verbale del Cts del 3 marzo, che chiedeva di isolare i due Comuni vista la crescita dei contagi. Lo fa al termine di una giornata di polemiche, con la Lega all’at- tacco, a chiedere al premier di dimettersi e ai giudici di mandarlo a processo anche per la decisione del lockdown in tutta Italia. Il premier annuncia in conferenza stampa il nuovo dpcm che sarà in vigore da do- mani fino al 7 settembre e prorogherà le “misure restrittive minime” per bloccare il contagio: l’obbligo di mascherine, il divie- to di assembramenti, la distanza di un me- tro tra le persone, l’invito a lavare spesso le mani, ma anche la chiusura delle discoteche. Ripartono le crociere e riaprono le fie- re. “La curva dei contagi è stabile, con lievi segnali di ripresa”, osserva il premier: “L’Ita- lia sta facendo bene rispetto ad altri Paesi e non vogliamo nuove restrizioni ma ai gio- vani dico che capisco la voglia di movida ma bisogna muoversi in modo responsabi- le”, è l’appello di Conte. Che invita a “ri- spettare i protocolli di sicurezza sui trasporti” e annuncia nel nuovo dpcm un apposito protocollo per il trasporto scolastico, ma conferma che resta la possibilità per le re- gioni di indicare misure meno restrittive sugli autobus locali. Conte si prepara, con i ministri, a una “breve” pausa ferragostana, in vista del la- voro da fare alla ripresa, con il piano per accedere al Recovery fund. E in conferenza stampa, con al fianco ben sei ministri (in- clusa la “passionale” Teresa Bellanova che era in clinica per accertamenti e in Cdm si presenta col polso fasciato) respinge le ten- tazioni di parte della maggioranza assicurando di non avvertire “nessuna esigenza di rimpasto, che è anche una formula logo- ra”. Ad agitare l’ultimo Consiglio dei mini- stri prima della pausa è però la pubblicazio- ne dei verbali del Cts, sui giorni del lockdown. Matteo Salvini per tutto il giorno attac- ca, parlando di un governo “criminale”. Fa discutere il verbale in cui già il 3 marzo, cin- que giorni prima del lockdown lombardo, i tecnici suggerivano al governo di chiudere Alzano e Nembro. Conte cerca di sottrarsi al “giochino” del confronto tra atti tecnici e decisioni del governo e rivendica di non aver “mai delegato la responsabilità politi- ca delle decisioni”. Poi però ripercorre pun- tigliosamente l’iter delle sue scelte. A parti- re da un dato assai singolare: del verbale del 3 marzo, dichiara, “sono venuto a co- noscenza il giorno 5”. “Quel giorno - racconta - a margine del Cdm facciamo una valutazione con i mini- stri competenti sulla proposta di adottare una cintura rossa per Alzano e Nembro. A quel punto maturiamo la convinzione che sia opportuna una interlocuzione col Cts perché non eravamo più nella situazione originaria dei comuni di Vo e Codogno, quan- do pensavamo che i focolai fossero solo lì. A margine di quel Cdm abbiamo convenuto di chiedere un approfondimento al Cts: lo chiede il ministro della Salute (Roberto Speranza, ndr) a Brusaferro che la sera del 5 elabora un parere che a notte inoltrata lo manda anche a me. Ci confrontiamo io e il ministro della Salute. Lui il giorno dopo era a Bruxelles e gli anticipo che sarei andato io al Cts. Avevamo predisposto la zona rossa ma avevamo un dubbio: in una situazione compromessa che senso ha introdurre la zona rossa solo per Alzano e Nembro? Con me - va nel dettaglio Conte - alla protezione civile c’era anche il segretario generale del- la presidenza del Consiglio. Da quel dialo- go parte un supplemento di riflessione del Cts, che la mattina del 6 dispone dei dati aggiornati del 5. A quel punto li lascio liberi di valutare: loro si convincono che sia necessario adottare misure più restrittive. Il parere del Cts è del 7 e in poche ore ci con- frontiamo con i ministri e gli enti locali e io tra le due e le tre di notte firmo il nuovo dpcm per tutta la Lombardia”. Il premier ribadisce ogni passaggio, ma lascia un dubbio: come mai ricevette sol- tanto il 5 il rapporto datato 3 marzo?
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