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Continua l’offensiva russa

SIRIA/I RIBELLI ANTI-REGIME CONVINTI DI POTER RESISTERE AGLI ATTACCHI DI MOSCA



di Lorenzo Trombetta

BEIRUT. Sotto il fuoco intenso dei raid aerei russi e governativi, i combattenti siriani anti-regime, in parte sostenuti dalla Turchia, sono convinti di poter "resistere" all'offensiva di terra di Mosca e Damasco, e di esser pronti ad arroccarsi sulle montagne per trasforma- re la loro ultima roccaforte territoriale nel "Vietnam dei russi". Le dichiarazioni di alcuni leader di gruppi armati siriani giungono nel giorno in cui la Russia ammette che le truppe governative siriane hanno subito, negli ultimi giorni, decine di perdite proprio sul fronte di Idlib. Qui da due mesi è in corso la lenta avanzata delle truppe lealiste appoggiate dall'aviazione e da militari di Mosca. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani ha documentato invece l'uccisione, in otto giorni, di 119 soldati governativi siriani sul fronte sud-orientale di Idlib. Dal punto di vista umanitario, per il governo turco l'offensiva di Mosca e Damasco ha causa- to in due mesi lo sfollamento di 450mila civili. Per l'Onu invece l'offensiva ha costretto 350mila persone ad abbandonare dal 1 dicembre le loro case e i campi profughi dove si erano rifugiate in precedenza. Sempre secondo le Nazioni Unite, nella regione di Idlib sono ammassati da anni circa tre milioni di civili con "urgente bisogno di aiuti". Nei giorni scorsi era stato inoltre lanciato l'allarme, da parte di alcuni medici e operatori siriani a Idlib, per il rischio di una imminente "catastrofe umanitaria". Secondo l'Osservatorio, i raid aerei russi e governativi hanno colpito aree abitate da civili a Idlib: otto persone, di cui cinque membri di una intera famiglia, sono stati uccisi a Saraqeb. Tra questi c'erano tre bambini. Mentre un'ambulanza è stata centrata e distrutta ad Ariha. Alla luce di questo contesto, l'inviato speciale Usa per la Siria, James Jeffrey, ha detto che bisogna mettere pressione sul presidente siriano Bashar al-Assad per "fermare gli attacchi su Idlib". E l'Unione Europea ha affermato che "la ripresa dell'offensiva a Idlib, compresi i ripetuti attacchi aerei e bombardamenti contro civili, è inaccettabile e deve cessare". Ma alcuni capi miliziani della regione sono convinti di poter resistere militarmente. "I russi e il regime (di Damasco) possono avanzare in pianura, ma noi li aspetteremo sulle montagne, dove i carri armati non possono arrivare", affermano mantenendo però l'anonimato per ragioni di sicurezza. La Russia e il governo siriano ricorrono da anni all'aviazione contro gli insorti. E, al di là della retorica della "guerra al terrorismo", il loro obiettivo è ora conquistare il territorio almeno fino alle due autostrade strategiche che dalla costa e dal sud portano ad Aleppo passando per Idlib. "Tunnel e grotte sono state scavate nelle montagne nella parte occidentale e nord-occidentale di Idlib, non sarà facile sconfiggere la nostra resistenza", aggiungono i miliziani. Fonti delle opposizioni armate a Idlib sono inoltre convinte di poter contare sull'invio, tramite la Turchia, di "ingenti quantità di razzi anti-carro di tipo Tow" da usare contro i tank di Mosca e Damasco.

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