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Corea Nord: Kim rinnova minacce nucleari contro forze ostili

Leader ai militari, 'mantenere superiorità delle forze armate'



PECHINO, 30 APR - Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha rinnovato la minaccia sull'uso "preventivo" delle sue armi nucleari per contrastare le forze ostili, spronando gli alti ufficiali militari sulla necessità di "mantenere l'assoluta superiorità" delle forze armate dello Stato eremita contro i Paesi nemici. Pyongyang, ha aggiunto Kim nel resoconto della Kcna, deve essere in grado di "contenere e frustrare in via preventiva e completa tutti i tentativi pericolosi e le mosse minacciose, se necessario". Il Paese, pertanto, dovrebbe continuare a costruire il suo arsenale in modo da poter avere "la travolgente forza militare che nessuna forza al mondo può provocare", ha rimarcato Kim, definendola "l'ancora di salvezza che garantisce la sicurezza del nostro Paese". I commenti del leader, fatti in un incontro governativo, sono in continuità con il cambio di strategia da lui annunciato durante la parata militare del 25 aprile, quando chiarì che la deterrenza atomica non era più sufficiente, avanzando l'ipotesi di utilizzo dell'arsenale atomico anche nel caso di minaccia agli "interessi fondamentali" della Corea del Nord. La deterrenza, in altri termini, diventa modulabile in strumento bellico facendo leva sulla forza, il ricatto e la coercizione. Nonostante le pesanti sanzioni, la Corea del Nord ha raddoppiato la spinta alla modernizzazione militare di Kim, testando nel 2022 una serie di armi vietate dalle risoluzioni dell'Onu e ignorando le offerte di colloqui degli Stati Uniti. A marzo Pyongyang ha testato un missile balistico intercontinentale a piena portata per la prima volta dal 2017 e le immagini satellitari hanno mostrato i segnali di attività e di lavori al sito dei test nucleari che potrebbe, secondo gli osservatori, tornare operativo. La serie di test sulle armi e i nuovi toni sul nucleare non sono le migliori premesse per le relazioni che il Nord si prepara ad avere con l'amministrazione del presidente eletto sudcoreano, il conservatore Yoon Suk-yeol, che si insedierà il 10 maggio.

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