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Corte Ue/Aceto balsamico senza tutela,rivolta dei consorzi.


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BOLOGNA. Non piace al mondo dell'agroalimentare italiano la decisione della Corte di Giu- stizia dell'Unione Europea secondo cui la protezione della Indicazione Geografica Protetta 'Aceto Balsamico di Modena' non si estende all'utilizzo dei termini individuali 'aceto' e 'balsamico'. Se immediatamente dopo la pronuncia, il Consorzio di Tutela Consorzio dell'Aceto Balsamico di Modena aveva definito la scelta della Corte lussemburghese, come "inaspettata" sentendola "ingiusta", ieri è stata Origin Italia, l'Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche che, nell'esprimere stupore e disappunto, la bolla come "un precedente molto pericoloso". Stabilendo come la tutela rinforzata garantita dalle norme dell'Ue riguardi la denominazione nel suo complesso, poiché è questa che gode di una fama indiscussa sia sul mercato nazionale sia su quelli esteri mentre i termini non geografici della Igp, ossia 'aceto' e 'balsamico' nonché la loro combinazione e le loro traduzioni, non possano beneficiare di tale protezione la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha stabilito, in sostan- za, che un'azienda che non produca aceto balsamico a Modena possa farlo e commercializ- zare un prodotto chiamato aceto balsamico non includendo nel nome alcun riferimento ge- ografico. La sentenza della Corte di Giustizia è giunta in seguito a un contenzioso nato dal ricorso di un'impresa tedesca che commercializzava prodotti utilizzando il termine 'balsamico' contro la richiesta del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena di ritirare la denominazione. Ora starà al giudice tedesco risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Quello stabilito in Lussemburgo sull'aceto balsamico, fa sentire la sua voce Origin, rap- presenta "un precedente molto pericoloso per il sistema di tutela comunitario" e che rimette "in discussione la giurisprudenza fino ad oggi condotta dalla stessa Corte in materia di tutela delle Dop e delle Igp". Di fatto, argomenta l'Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, con questa pronuncia, la Corte "non si schiera a protezione, contrariamente a quanto fatto già in passato con le specialità alimentari a Indicazione Geografica di alcuni Paesi membri, ma si limita ad affrontare in modo formale e molto riduttivo la complessa tematica della protezione delle Dop e delle Igp". Un quadro che non è piaciuto neppure al Consorzio Aceto Balsamico di Modena. Si tratta, ha sottolineato in una nota la presidente, Mariangela Grosoli, di "una decisione che riteniamo totalmente ingiusta a partire dall'assunto che la parola balsamico indichi ciò che invece non è". Il comparto degli aceti balsamici Dop e Igp vede impegnati 650 operatori, registra una produzione di 97.560 litri; un valore alla produzione pari a 396 milioni di euro; un valore al consumo pari a 997 milioni di euro e un valore all'export pari a 905 milioni di euro mentre tocca il 92% la produzione esportata

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