top of page

Covid, la curva continua a decrescere. No alla terza dose per tutti

La bozza di monitoraggio settimanale: lieve riduzione dell'occupazione di reparti e intensive


ree

La situazione epidemica in Italia è, al momento, "sotto controllo" e la curva dei casi di Covid-19 continua a decrescere gradualmente. E' positivo il quadro che emerge dall'ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia, ma ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Iss) invitano alla prudenza. Proprio in questa fase, infatti, è più che mai necessario mantenere alta l'attenzione considerando le riaperture in atto e l'aumento delle capienze previste per vari settori e luoghi pubblici. A fornire l'istantanea del trend epidemico attuale è il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: "Questa settimana - spiega - tende ancora a migliorare gradualmente la situazione epidemiologica nel nostro Paese. Il tasso di incidenza si fissa a 34 casi di Covid-19 per 100mila abitanti, anche l'indice di trasmissibilità Rt è piuttosto stabile intorno a 0,83 e quindi al di sotto dell'unità. Per quanto riguarda invece il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva siamo rispettivamente al 4,9% e al 4,2% e dunque ben al di sotto della soglia critica". Evidentemente, sottolinea, "le misure che sono state prese, compreso il green pass, e il successo della campagna vaccinale stanno mantenendo un certo controllo dell'infezione. Questo ci permette di riaprire gradualmente la gran parte delle attività ma naturalmente - avverte - il tutto va monitorato con molta attenzione". Ciò significa, chiarisce Rezza, che "bisogna continuare a mantenere la situazione sotto controllo in virtù delle graduali riaperture, avendo presente che parte del successo che stiamo avendo in questo momento nel controllo dell'epidemia è dovuto non solo alle vaccinazioni ma anche al mantenimento di misure precauzionali di distanziamento sociale e all'uso delle mascherine". Rileva il miglioramento della situazione anche il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro che, durante la consueta conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio settimanale, ha evidenziato come l'andamento della curva sia "molto controllato" e come questa continui a decrescere ed in tutte le fasce d'età, compresa la fascia inferiore ai 12 anni. Quanto al fatto che questa settimana ci siano 4 regioni/Province autonome classificate a rischio moderato, rispetto ad una sola regione della scorsa settimana, ciò "rappresenta una fisiologica fluttuazione dei casi, ma l'insieme dei dati - ha rassicurato - ci mostra come la situazione sia sotto controllo". Una fotografia confermata dai dati del bollettino quotidiano Sono 3.023 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 2.938. Sono invece 30 le vittime in un giorno, in calo rispetto alle 41 di ieri. Sono 271.566 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 301.773. Il tasso di positività è all'1,1%, pressochè stabile rispetto all'1% di ieri. Sono 383 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 20 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 17 (ieri 24). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.742, rispetto a ieri 82 in meno. Sono ancora 8.393.051 gli italiani over 12 che non hanno ricevuto alcuna dose del vaccino anti-Covid. Si tratta del 15,54% della popolazione vaccinabile. E' quanto emerge dal report settimanale della struttura del Commissario Francesco Figliuolo. Di questi, 2.987.859 sono ultracinquantenni, 3.996.994 nella fascia di età dei 20-49 anni e 1.408.268 in quella dei 12-19 anni. Nello specifico, la fascia in cui è più alto il numero di italiani che non si sono ancora vaccinati è quella 40-49 anni: sono 1.702.924, il 19,38% dei 8.786.975 totali. Tra i 20 e i 29 anni, senza la prima dose sono 914.671 (il 15,21%) mentre in quella tra i 30 e i 39 anni si sale a 1.379.329 (il 20,30%). Tra gli over 50, la fascia più indietro è quella tra i 50 e i 59 anni: 1.435.196 italiani devono fare ancora la prima dose, il 14,87% dei 9.651.541 totali in questa categoria. I numeri scendono con l'alzarsi dell'età: i sessantenni senza prima dose sono 839.670 (l'11,12%), i settantenni 483.149 (l'8,03%) e gli over 80 229.844 (il 5,04%). Quanto ai giovanissimi, tra i 4.627.514 adolescenti tra i 12 e i 19 anni, ce ne sono 1.435.196 che non hanno alcuna copertura al virus, pari al 30,43% del totale.

Commenti


bottom of page