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Covid: proteste a Bruxelles, quasi 500 arresti

Migliaia sfidano il divieto di manifestazione, arresti anche a Vienna. Anche neonazisti alla protesta



La polizia di Bruxelles ha effettuato 488 arresti durante le manifestazioni contro le restrizioni anti-Covid non autorizzate. Lo rende noto l'agenzia Belga. Sono stati fermati anche tifosi di alcuni club di calcio, sia valloni che fiamminghi. La polizia ha sequestrato diversi oggetti pericolosi, da coltelli a razzi bengala. Alcuni dimostranti hanno intonato slogan come "vogliamo riconquistare la libertà". Circa 5mila persone, tra cui neonazisti, sono scese in piazza a Vienna per protestare contro le restrizioni anti-Covid, sfidando il divieto delle autorità austriache. I manifestanti hanno raccolto l'appello del partito di estrema destra Fpoe, che ha definito le chiusure "scandalose". La polizia ha eseguito diversi fermi perché la folla ha rifiutato di disperdersi, tentando invece di dirigersi verso il parlamento e bloccando il traffico. Nei giorni scorsi l'ex ministro dell'Interno Herbert Kickl, esponente del Fpoe, aveva rivolto un appello a scendere in piazza questa domenica contro il coprifuoco e il terzo lockdown decisi dal governo popolari-verdi di Sebastian Kurz. Ma la manifestazione era stata vietata a causa dei "danni all'ordine pubblico" che probabilmente avrebbe provocato. Il Fpoe ha presentato una seconda richiesta di autorizzazione al corteo per "difendere la democrazia, la libertà e i diritti fondamentali", ma anche stavolta la polizia l'ha respinta, parlando dei rischi di una "accresciuta trasmissibilità delle nuove varianti" del virus. In Austria l'epidemia preoccupa ancora. Nonostante l'introduzione di un nuovo confinamento e del coprifuoco, oggi sono stati registrati 1.190 nuovi contagi (su 8,9 milioni di abitanti). Secondo un sondaggio pubblicato dal settimanale Profil, il 64% degli austriaci chiede la chiusura degli impianti sciistici. Scuole, palestre, hotel, ristoranti, negozi non essenziali e luoghi culturali sono chiusi. L'opposizione socialdemocratica ha votato a favore della riapertura delle scuole l'8 febbraio.

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