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Crolla la spesa per il cenone a casa

Capodanno sotto costo, salgono gli acquisti alimentari ma diminuiscono i «brindisi»



di Alessandra Moneti

ROMA. Sottotono e sottocosto. Il Capodanno in zona rossa, con la pandemia che da Nord a Sud impone distanziamento e pochi commensali e mette al bando balli e cotillon, non sembra trovare gran riscatto a tavola. E comunque il carrello della spesa è perlopiù una incombenza last minute, per fare serata con i soliti congiunti. Costretti in casa, nella notte di San Silvestro dunque meno astici e più capitoni a tavola. Con ristoranti e locali chiusi, ostriche e Champagne in picchiata negli ordinativi, che vedono invece privilegiare gli spumanti nazionali, e soprattutto le offerte sottocosto al supermarket. Le tentazioni gourmet ci sono online, con chef stellati come Antonino Cannavacciuolo, i fratelli Cerea, Andrea Berton e Rosanna Marziale impegnati a infornare l'ultimo panettone d'autore, proposto con i menu delivery, mentre i marchigiani Mauro Uliassi e Moreno Cedroni dalla cucina di casa condividono su Instagram idee e ricette per il menu dell'ultimo dell'anno. Dopo un 2020 pesante per tutti, solo le beneauguranti lenticchie sono un punto fermo, insieme al vino: sui social in molti dichiarano "Al brindisi non rinuncio". Gli italiani, secondo una stima Confcooperative, spenderanno 1,4 miliardi per il cenone di Capodanno, vale a dire 700 milioni in meno dell'anno scorso, per una contrazione della spesa alimentare pari al 25%. Per il menu si consumeranno: 55 milioni di euro per vongole e frutti di mare per i primi piatti; 190 milioni per il pesce per i secondi piatti; 255 milioni per carne, salumi e uova; 230 milioni per vini, spumanti e Prosecco; 215 per frutta, verdura e ortaggi e 125 per pasta, pane, farina e olio, 50 milioni per i formaggi e 250 milioni per i dolciumi. Per Fida Confcommercio, a Capodanno, come già a Natale, gli acquisti alimentari sono in aumento del 20%. "Il comparto pesce - precisa - ha avuto forti richieste, e per il cenone del 31 dicembre le prenotazioni sono già a quasi il 25% in più dello scorso anno. Trend in discesa invece per panettoni e pandori. In calo anche la spesa per frutti fuori stagione e tropicali". A tirare la volata ci provano lo Zampone e il Cotechino Modena Igp, che in questi giorni devono realizzare l'80% del fatturato annuo. Ottimista il presidente del Consorzio emiliano Paolo Ferrari: a novembre di quest'anno, rispetto a novembre 2019, le vendite hanno segnato un +17%. Per il brindisi dell'ultimo giorno dell'anno, secondo stime Ovse-Ceves, il consumo di spumanti è in flessione (-2% rispetto al 2019), ma considerate le chiusure dei locali fuori casa, può dirsi quasi stabile, a 38/39 milioni/bottiglie. In picchiata invece la domanda di Champagne, solo 1,9 milioni/ bottiglie (-39% rispetto al 2019). Comunque, lamenta a nome del comparto spumantistico Giampietro Comolli, cofondatore dell'osservatorio Ovse-Ceves, "in una notte persi 190 milioni euro di fatturato di tutte le bollicine". Vince solo il portafoglio dunque: secondo Coldiretti/Ixè, la spesa per il cenone di fine anno scende a 65 euro in media a famiglia, con un crollo del 32% rispetto allo scorso anno. Tornano in auge i piatti della tradizione, dai tortellini all'arrosto col purè, con il 49% degli italiani che impegna più tempo ai fornelli rispetto al passato.

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