De Nora porta l'idrogeno verde in Piazza Affari
- direzione167
- 5 giu 2022
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Verso capitalizzazione da 5 miliardi, impegnate Famiglia e Snam

MILANO, 21 FEB - Dal brevetto per l'Amuchina alla quotazione in Piazza Affari con un'Ipo che punta a valorizzare l'Azienda fino a 5 miliardi di euro. E' il percorso di Industrie De Nora, controllata al 64% dai discendenti di Oronzio De Nora e al 36% da Snam, che ha acquistato il pacchetto lo scorso anno con un investimento di 400 milioni, sulla base di un valore d'impresa di 1,2 miliardi. La multinazionale italiana è leader mondiale nella fornitura di tecnologie per processi industriali elettrochimici e per il trattamento delle acque e punta allo sviluppo di tecnologie per la sostenibilità ambientale ed energetica. Oggi è all'avanguardia negli elettrodi per immagazzinare energia elettrica, nell'elettrolisi, il processo per produrre idrogeno verde dall'acqua, e nel trattamento delle acque, anche in un'ottica di economia circolare. Il gruppo realizza un fatturato di circa 500 milioni di euro, di cui il 90% all'estero, con oltre 1.600 dipendenti in 9 siti produttivi, in Italia, USA, Giappone, Cina e Brasile. Il collocamento delle azioni per lo sbarco in Piazza Affari sarà avviato "compatibilmente con le condizioni di mercato", spiega il Gruppo, che attende il via libera di Borsa Italiana e della Consob. Confermato l'impegno della famiglia De Nora e di Snam nel sostegno alla crescita del Gruppo, che controlla il 34% di Nucera, la joint venture con Thyssenkrupp (66%), primo fornitore mondiale di tecnologie a membrana cloro-soda, usate per produrre idrogeno, orientata anch'essa verso la Borsa. I proventi dell'Ipo di De Nora serviranno a "rafforzare la crescita" e "supportare l'espansione nell'industria dell'idrogeno". L'Azienda fondata da Oronzio De Nora è coinvolta nel più importante progetto sull'idrogeno verde attualmente esistente al mondo, quello per la costruzione di Neom, città priva di emissioni di Co2, sostenuto dal governo Saudita con investimenti per 500 miliardi di dollari. Ragazzo del '99 di Altamura, Oronzio De Nora si laureò nel 1922 in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano, dove si trasferì per fondare l'omonima azienda. Un anno più tardi brevettò in Germania l'Amuchina, ceduta poi alla Angelini, e si focalizzò sugli impianti elettrochimici, con una parentesi automobilistica tra il 1961 e il 1969, con la casa automobilistica Asa voluta dal figlio Niccolò, che produsse la 'Mille', ideata dall'amico Enzo Ferrari, ma troppo piccola per fregiarsi del simbolo del Cavallino Rampante.
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