Debito pubblico da record: 2,680mld ad aprile
- direzione167
- 5 giu 2022
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Istat/È quanto emerge dalle ultime statistiche sulle stime dei prezzi diffuse dalla Banca d’Italia

di Maria Gabriella Giannice
ROMA. L'inflazione a maggio continua a salire, mentre la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione dei tassi di cambio cominciano a farsi sentire sul debito che nel mese di aprile ha raggiunto un nuovo record sfiorando 2.700 miliardi. È quanto emerge dalle ultime statistiche della Banca d'Italia su "Finanza Pubblica: Fabbisogno e Debito" diffuse nel giorno in cui l'Istat conferma le stime sui prezzi al consumo di maggio. Da Via Nazionale si evidenzia, sempre nel mese di aprile, anche un aumento delle entrate tributarie e un miglioramento del fabbisogno, due dati positivi che affiancano quello della tenuta dello spread. Il differenziale fra il Btp decennale e il Bund dopo aver toccato 101 punti ha chiuso stabile a 102 con il rendimenti a 0,78%. L'Istat ha confermato le stime preliminari dell'inflazione del mese di maggio, che segna un +1,3% rispetto al maggio 2020 mentre rispetto ad aprile resta fermo l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi. Il dato di maggio segna un nuovo aumento dell'indice dei prezzi, dopo il +1,1% del mese di aprile, ed è il quinto mese di seguito. I prezzi in Italia confermano - se pure in misura decisamente minore - l' andamento globale. Infatti, nel mese di maggio in Germania i prezzi hanno raggiunto un +2,5% , e negli Stati Uniti un +5%. L'andamento viene seguito con "attenzione" dalle Banche Centrali, ma per il momento senza preoccupazione. Causa principale dell'accelerazione tendenziale in Italia sono i prezzi dei Beni energetici, la cui crescita passa da +9,8% di aprile a +13,8% di maggio, mentre i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto carrello della spesa) continuano a scendere (da -0,7% a - 0,9%).In calo anche i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona la cui crescita (+0,7% ad aprile) si azzera a maggio. Il debito pubblico ad aprile segnando il nuovo record a 2.680,5 miliardi di euro registra un aumento di 29,3 miliardi rispetto al mese di marzo. Del debito complessivo Banca d'Italia, a fine aprile, detiene 600,8 miliardi (una quota pari al 22,4% cioè 0,2 punti percentuali in più rispetto al mese di marzo) ), per lo più (596,0 miliardi) costituita da titoli. Nel complesso del debito pubblico i titoli a medio e lungo termine valgono 2.123,5 miliardi. La vita media residua del debito è lievemente aumentata, a 7,5 anni, fanno sapere dalla Banca d'Italia aggiungendo che "il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25,9 miliardi mentre quello delle Amministrazioni locali di 3,5 miliardi" quanto al debito degli Enti di previdenza questo è rimasto invariato". L'incremento del debito - spiegano sempre da via Nazionale - riflette l'aumento delle disponibilità liquide (17,1 miliardi, a 101,8) e il fabbisogno del mese di aprile (11,9 miliardi). Quest'ultimo risulta in miglioramento rispetto all'aprile 2020 (17,2 miliardi di euro). Sul debito cominciano a pesare gli "gli scarti e i premi all'emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione dei tassi di cambio" che hanno aumentato il debito per ulteriori 0,4 miliardi. In aumento, sempre nel mese di aprile, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato, che sono state pari a 31,8 miliardi, in aumento di 7,7 miliardi (+31,8%) rispetto allo stesso mese del 2020. Nei primi quattro mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 127,8 miliardi, in aumento di 8,7 miliardi (+7,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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