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Decreto flussi raddoppia, via libera a 70mila lavoratori

Draghi:'c'è grande richiesta'. Coldiretti:'così salvo raccolto'



ROMA, 22 DIC - Decreto flussi 2022 per 70mila lavoratori stranieri. Più del doppio rispetto al tetto fissato per il 2021 (30.850). "Rispondiamo ad una richiesta da parte dell'industria italiana, specialmente nell'edilizia, che è anche maggiore di questa cifra", ha detto il premier Mario Draghi che ha firmato il provvedimento. E ne annunciato un altro da varare nei primi mesi del prossimo anno. Esulta la Coldiretti: "così salviamo i raccolti". Al decreto hanno lavorato a lungo i ministeri dell'Interno e del Lavoro. La bozza consegnata a Palazzo Chigi, a quanto si apprende, conteneva una cifra di 80mila ingressi. Le indiscrezioni uscite sui numeri avevano suscitato le ire del leader di uno dei partiti che sostengono l'Esecutivo, Matteo Salvini Alla presidenza del Consiglio hanno limato il testo, firmato ieri sera da Draghi. "Diamo la possibilità a 70mila persone di lavorare legalmente e ci sarà un altro decreto flussi l'anno prossimo", ha spiegato il premier. Il decreto prevede una quota destinata agli ingressi di lavoratori stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero ed un'altra, più bassa, riservata agli autonomi. Entreranno in Italia lavoratori provenienti in particolare dai paesi con cui l'Italia ha accordi bilaterali di cooperazione: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea, Costa d'Avorio, Egitto ed altri. Dall'inizio di gennaio si potranno iniziare ad inoltrare le domande per via telematica. Per la Coldiretti il decreto "è importante per salvare i raccolti e cogliere le opportunità che vengono dalla ripresa economica in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri nonostante la crescita di interesse tra gli italiani". In agricoltura, infatti, sottolinea l'associazione, "un prodotto su quattro viene raccolto da mani straniere con 368mila lavoratori provenienti da ben 155 Paesi diversi che hanno trovato regolarmente occupazione". Altro settore fortemente interessato all'arrivo di manodopera è l'edilizia, che impiega un massiccio numero di lavoratori stranieri. Più in generale, riguardo al dossier immigrazione, Draghi ha espresso ottimismo per due novità: "l'impegno dell'Onu, attraverso l'Oim, ad agire per aiutare Libia a gestire i flussi da altri Paesi, soprattutto dal sud e lo sforzo dell'Europa ad un'azione più determinata nella creazione di corridoi umanitari e rimpatri volontari assistiti". L'approccio, ha sottolineato, deve essere "integrato, umano ed efficace e questo è stato capito nella Ue. La redistribuzione non basta, bisogna cambiare completamente l'accoglienza. Oggi l'industria ha un bisogno grandissimo di manodopera e su questo ci sono aperture da tanti Paesi". Il 2021 si sta chiudendo però con un raddoppio degli arrivi via mare: sono già oltre 64mila rispetto ai 33mila del 2020. E continuano le tragedie: tre corpi sono stati recuperati presso l'isola greca di Folegandros (Cicladi), mentre si cercano decine di dispersi dopo che un'imbarcazione di migranti affondata nell'Egeo. La barca sarebbe partita dalla Turchia, probabilmente diretta verso l'Italia

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