Due ex premier in tribunale, Netanyahu contro Olmert
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Bibi accusa l'altro, la mia famiglia non è 'mentalmente malata'

TEL AVIV, 10 GEN - Due ex premier israeliani si stanno sfidando in Tribunale a Tel Aviv, l'un contro l'altro armati, decisi a non fare - almeno per ora - un passo indietro dalle loro rispettive posizioni. Benyamin Netanyahu - leader dell'opposizione all'attuale governo di Naftali Bennett - ha citato in giudizio Ehud Olmert accusandolo di diffamazione per averlo, in due distinte interviste, definito insieme alla moglie Sarah e al figlio Yair una famiglia "mentalmente malata". E così oggi nell'aula si sono trovati fianco a fianco i due anziani sodali del Likud: se Olmert era da solo, Netanyahu - come chiesto dal Tribunale - era accompagnato da Sarah e dal figlio Yair. Il giudice incaricato della vicenda, Amit Yariv, aveva ieri respinto la richiesta dei Netanyahu - avanzata per motivi di sicurezza - di non partecipare in aula preferendo che la seduta si svolgesse in video conferenza. Yariv ha imposto invece che tutti e tre i querelanti fossero presenti avvisando sulle conseguenze di una mancata adesione alla richiesta del tribunale. Una volta avviato il dibattimento, tuttavia a nulla sono valsi i tentativi di Yariv di trovare una composizione con il suggerimento in primis ad Olmert di sostenere che le affermazioni espresse nelle interviste incriminate fossero solo "opinioni". Questa strada, però, secondo i media, è naufragata sul fatto che Olmert dovesse chiedere scusa e, soprattutto, sulla richiesta da parte di Netanyahu di un risarcimento di oltre 200 mila euro per le offese subite. Alla domanda del Tribunale in base a quali prove avesse sostenuto le accuse di insanità mentale nei confronti dell'ex premier, della moglie e del figlio, Olmert ha risposto "di aver seguito le azioni" della famiglia, di averne "sentito le registrazioni", di "aver parlato con esperti e gente vicina che conosce molto bene". Tutti questi - ha scandito al giudice - "mi hanno descritto comportamenti che sono comunemente visti come anormali e pazzi". Una "verità" completamente rigettata dall'avvocato di Netanyahu Yossi Cohen. "Non capisco - ha ribattuto - come un uomo possa tranquillamente scrivere" che "Sarah Netanyahu fosse in una casa di cura". "Una famiglia che ora deve sentire che un ex premier, che per inciso non ha proprio un passato chiaro - ha aggiunto ricordando la passata condanna per corruzione e il conseguente carcere subiti da Olmert - possa definirli mentalmente malati". I contendenti sono così rimasti tali e per questo il giudice li ha riconvocati tra due settimane circa, confidando che le acque possano placarsi in base ad un'osservazione ovvia. "Entrambe le parti - ha ammonito - dovrebbero aver interesse a che tutto questo non si trasformi in un circo".
















Commenti