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Ecuador: sì Belgio a asilo politico per ex presidente Correa

Ieri Quito aveva annunciato di volerne chiedere l'estradizione



QUITO, 22 APR - Le autorità del Belgio hanno concesso alcuni giorni fa l'asilo politico all'ex presidente ecuadoriano Rafael Corea (2007-2017), in una decisione resa nota solo ieri, dopo che il presidente della Corte nazionale di giustizia dell'Ecuador, Iván Saquicela, ha annunciato in una intervista tv che era pronta una richiesta a Bruxelles di estradizione dell'ex capo dello Stato. Dopo aver rinunciato al potere ed essersi trasferito in Belgio, Paese di cui ha acquisito la nazionalità per matrimonio, Correa è stato processato in contumacia a Quito e condannato a otto anni di reclusione per il reato di corruzione, nell'ambito di una causa conosciuta con il nome di 'Sobornos' (Mazzette). Quando il contenuto dell'intervista televisiva di Saquicela è divenuta di pubblico dominio, il team di legali di Correa hanno estratto un asso dalla manica comunicando ufficialmente che il Commissariato generale belga per i rifugiati e gli apolidi aveva ufficializzato il 19 aprile la concessione dell'asilo al loro cliente, considerandolo un perseguitato politico. La vicenda ha messo in imbarazzo il governo del presidente Guillermo Lasso, ed il ministero degli Esteri ecuadoriano Juan Carlos Holguín ha risposto ad una domanda del portale di notizie Primicias ammettendo di essere "stato sorpreso del fatto che quando ho assunto la responsabilità del ministero ho scoperto che nei due anni precedenti non era pervenuto alcun dossier riguardante una richiesta al Belgio di estradizione per Correa".

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