Enel, risultati trimestre solidi riducono i rischi
- direzione167
- 5 giu 2022
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Starace, strategia valida; Cfo, scarso impatto su extraprofitti

ROMA, 04 MAG - Risultati economico finanziari "solidi e in linea con le attese" per Enel nel primo trimestre 2022 a conferma della "validità del nostro modello di business" spiega l'amministratore delegato Francesco Starace evidenziando che sono stati minimizzati "i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico". La strategia del colosso energetico - che si basa tra l'altro su integrazione lungo la catena del valore, diversificazione geografica e tecnologica e accelerazione degli investimenti nella transizione energetica - si sta rivelando efficace e sarà implementata nel breve, medio e lungo periodo per cui vengono confermate le stime su margine operativo lordo e e utile netto ordinario per il 2022. Enel ha avuto "resilienza in un contesto" geopolitico difficile, "non vediamo rischi a breve che possano incidere sui conti" ha detto il direttore finanziario Alberto De Paoli, in conference call con gli analisti dopo la diffusione della trimestrale. La "solida e ampia liquidità" del gruppo, inoltre, protegge dalla volatilità del mercato. Il "peso" della tassa sugli extraprofitti è "trascurabile", ha spiegato De Paoli, stimata in 100 milioni di euro in totale fra il 10% deciso dal governo a gennaio (pari a 40 milioni) e l'ulteriore 15% stabilito dal consiglio dei ministri due giorni fa. E questo perché ha chiarito il Cfo "abbiamo venduto energia ai nostri clienti in anticipo" rispetto al rialzo dei prezzi delle materie prime e "a un prezzo ragionevole, senza extra profitti". Venendo ai numeri della trimestrale, approvati dal cda presieduto da Michele Crisostomo, il risultato netto ordinario del gruppo (quello su cui si calcola poi il dividendo) si è attestato a 1.443 milioni di euro (+18,9% sullo stesso periodo del 2021) e l'Ebitda ordinario a 4.486 milioni (+6,8%). Quest'ultimo dato si deve alle "maggiori quantità prodotte da fonte convenzionale, agli effetti positivi della nuova capacità installata rinnovabile e ai risultati della gestione del rischio prezzo su commodity" che "hanno più che compensato gli effetti negativi della generazione da fonte idroelettrica" e "i maggiori costi di approvvigionamento sui Mercati Finali". Il risultato operativo è stato 2.679 milioni (+4,4%) e i ricavi 34.958 milioni (+89,1%), un salto riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti, in Italia, America Latina e Spagna, spiega Enel. L'indebitamento finanziario netto è salito a 59.130 milioni (+13,8%) principalmente per gli investimenti del periodo pari a 2.533 milioni (+24,5%), soprattutto in Enel Green Power (in Italia, Stati Uniti, Canada, Spagna, India e Australia), Infrastrutture e Reti (in Spagna, Brasile e Argentina migliorare la qualità) e Mercati Finali e in Enel X in Italia e Spagna. La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 57,3% della generazione totale del Gruppo.
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