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Fca-Psa, via libera alle nozze dalla Ue



di Amalia Angotti

TORINO. La Commissione Europea ha dato il via libera alle nozze tra Fiat Chrysler e Psa. Il closing dell'operazione è atteso entro il primo trimestre 2021, ma a questo punto c'è chi ipotizza che i tempi possano essere più veloci e che già entro la fine di gennaio Stellantis, quarto gruppo automobilistico mondiale, possa vedere la luce. L'autorizzazione, che per Bruxelles è subordinata al pieno rispetto di un pacchetto di impegni offerto dalle due società, è stata accolta "con grande favore" da Fca e Psa che hanno già convocato per il 4 gennaio le assemblee degli azionisti - rispettivamente ad Amsterdam e a Parigi - per sigillare con il voto la fusione. Il semaforo verdeinizialmente previsto entro il 2 febbraio - già da qualche settimana era considerato imminente grazie alle garanzie date da Fca e Psa sul nodo dei veicoli commerciali leggeri. Mancava però la conferma ufficiale. A preoccupare la Commissione Europea - che ha portato avanti un'indagine approfondita sui possibili contraccolpi dell'aggregazione - era infatti il rischio che la fusione tra i due costruttori potesse danneggiare la concorrenza nei piccoli furgoni in nove Stati membri (Belgio, Cechia, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo e Slovacchia), dove le società hanno insieme quote di mercato "elevate o molto elevate". L'acquisizione avrebbe quindi probabilmente portato a prezzi più elevati per i clienti. Durante la sua indagine la Commissione ha raccolto ampie informazioni e feedback da concorrenti e clienti delle due aziende. Per fugare i timori di Bruxelles Fca e Psa hanno assunto degli impegni. Il gruppo francese modificherà la joint venture con Toyota nel settore dei piccoli van consentendo alla casa giapponese di competere con Stellantis. Inoltre Fca e Psa permetteranno ai competitor di utilizzare le loro officine per la. riparazione e la manutenzione di auto e di veicoli commerciali. La Commissione ha concluso che in questo modo l'operazione non crea più problemi di una concorrenza effettiva nel mercato. "L'accesso a un mercato competitivo per i piccoli furgoni commerciali è importante per molti lavoratori autonomi e per le piccole e medie imprese in tutta Europa. Possiamo approvare la fusione di Fiat Chrysler e Peugeot perché i loro impegni faciliteranno l'ingresso e l'espansione nel mercato dei piccoli furgoni commerciali. Negli altri mercati in cui sono attualmente attive le due case automobilistiche, la concorrenza rimarrà vivace dopo la fusione", ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. Con il via libera di Bruxelles il processo di integrazione tra i due costruttori procede ancora più spedito. È già arrivato l'ok al prospetto informativo relativo alla quotazione di Stellantis. Primo azionista sarà Exor con il 14,4%, seguito dalla famiglia Peugeot che avrà il 7,2% attraverso Epf e Ffp. Alle loro spalle lo Stato francese che deterrà il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6%. Un assetto che potrebbe modificarsi alla luce degli accordi tra gli azionisti in particolare per quanto riguarda le quote detenute da Dongfeng e dal governo francese. La nuova società, che ha già un logo, avrà la sede in Olanda e consentirà sinergie pari a 5 miliardi di euro all'anno. Le azioni saranno quotate a Milano, a Parigi e a New York. "Manca ormai poco al giorno della creazione di Stellantis, che segnerà l'inizio di un nuovo capitolo per noi", ha detto il presidente John Elkann in una lettera inviata qualche giorno fa ai dipendenti. Elkann ha annunciato che l'attuale amministratore delegato di Fca Mike Manley diventerà il numero uno delle attività americane di Stellantis e lavorerà a fianco del ceo Carlos Tavares.

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