Fisco: sindacati, riforma equa e progressiva, lotta evasione
- direzione167
- 5 giu 2022
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ROMA, 26 APR - "Una riforma fiscale equa, giusta e progressiva": questa la strada cu sui insistono Cgil, Cisl e Uil, in cui un punto fondamentale è rafforzare la lotta all'evasione. I sindacati chiedono una riforma "complessiva", per un sistema in cui tutti paghino le tasse e contribuiscano attraverso un giusto prelievo: oggi, hanno rimarcato nel corso di un webinar dedicato alla riforma fiscale, l'85% del gettito Irpef arriva dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, mentre c'è chi continua "a non fare il proprio dovere" con il fisco. Nell'ultima legge di Bilancio è stato previsto "un primo anticipo della riforma, c'è una riformulazione degli scaglioni e delle detrazioni, ora però è evidente, perché possa produrre effetti significativi, che si debba insistere sulla riduzione delle aliquote e sull'aumento delle detrazioni", ha sottolineato il segretario confederale della Cisl, Giulio Romani. Di fronte alla crescita dell'inflazione, è quanto mai all'ordine del giorno, sempre secondo i sindacati, collegare le politiche salariali alle politiche fiscali e prevedere in questo contesto la detassazione dei rinnovi contrattuali, per aumentare le retribuzioni, oltre a proseguire con la piena detassazione del secondo livello contrattuale. "Vogliamo un fisco equo, giusto e progressivo, in cui tutti pagano e pagano meno", ha rimarcato il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, domandando "perché i lavoratori dipendenti e i pensionati che sono due terzi del Paese non riescono ad agire significativamente sull'agenda fiscale". "Permane la richiesta di un ampliamento della base imponibile, che è diventata sempre più risicata. E' un elemento di equità", ha detto in conclusione la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi. Sul catasto "il tema non è la casa non si tocca, ma la necessità di dare una valutazione legata alla realtà" degli immobili, ha aggiunto.
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