top of page

Fondo Spettacolo, tavolo Ministero su ridefinizione criteri

Napoli,confronto Agis su crisi settore,riequilibrio territoriale



NAPOLI, 02 APR - E' urgente un riequilibrio territoriale anche nello spettacolo. Lo chiedono gli operatori del settore e ne è consapevole il Governo. Per questo, presto sarà convocato un tavolo al Ministero della Cultura per discutere con le parti, il ministro Dario Franceschini e la partecipazione del ministro per il Sud, Mara Carfagna, i temi legati alla ridefinizione dei criteri per la ripartizione delle risorse del Fondo unico per lo spettacolo e per affrontare i problemi legati allo sviluppo del settore a partire dall'applicazione, con i decreti attuativi, del 'Codice dello spettacolo' (legge 175 del 2017). E' quanto è emerso nell'incontro su "Lo spettacolo in Italia tra sviluppo e territori" promosso nel Teatro Mercadante di Napoli dall'Agis della Campania (Associazione generale italiana dello spettacolo) presieduta da Luigi Grispello con la partecipazione di rappresentanti delle associazioni e di operatori durante il quale si è discusso anche dei dati Svimez che descrivono una condizione difficile del Mezzogiorno anche nel settore. La disponibilità del ministro Franceschini è stata annunciata dalla senatrice Valeria Valente (Pd) ed ha raccolto subito l'adesione del deputato Paolo Russo (Fi), consigliere del ministro Carfagna. "Il ruolo della cultura, del mondo dello spettacolo è essenziale anche per superare i divari tra Nord e Sud - ha detto Valente - occorre investire nel settore con un Sud che propone e si ingegna". E Russo, dal canto uso, ha aggiunto: "I criteri dovrebbero essere perequativi, mirare a cambiare un sistema che spesso ha generato diseguaglianze, ma occorre anche agire sul terreno della responsabilità per evitare errori del passato". In sostanza i parlamentari della maggioranza hanno raccolto l'SoS lanciato dall'Agis nell'incontro, moderato dal giornalista e scrittore Alessandro Barbano. "Accogliamo con soddisfazione queste parole - ha sottolineato Grispello - Da più di un anno la nostra Unione è impegnata a richiamare l'attenzione sulle asimmetrie esistenti nel mondo dello spettacolo nelle diverse aree, ritenendo utili, nell'interesse generale, tutte le iniziative tese ad attenuarne i divari esistenti". "Il Focus sulle Performing Arts contenuto nell'ultimo rapporto Svimez 2021, illustrato oggi dal presidente Adriano Giannola, ha evidenziato le criticità di un sistema nazionale che necessita di un intervento condiviso di riequilibrio nella distribuzione delle risorse" ha aggiunto il presidente di Agis Campania. "E' il momento - ha evidenziato Franco Oss Noser, presidente della Conferenza Unioni Regionali Agis - di trovare soluzioni concrete per risolvere il divario enorme che esiste nel nostro Paese in tutti i settori e specialmente in quelli della cultura e dello spettacolo". "Preferiamo senza inutili lamentazioni ragionare in termini di iniziative imprenditoriali e azioni politiche da porre in essere - ha affermato Grispello - Insieme col sostegno delle istituzioni, riteniamo infatti che un possibile recupero possa e debba poggiare essenzialmente sulle capacità degli operatori di innovare e di effettuare i necessari investimenti sia materiali che di capitale umano". Una linea programmatica che ha trovato condivisione nei diversi interventi - da quello di Rosanna Romano (Direzione Generale Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania) a quello di Teresa Armato (assessore al Turismo del Comune di Napoli) - registrati nell'incontro durante il quale molto si è insistito sui criteri per un sostegno 'equilibrato'. "E' necessario - ha scritto in un messaggio Antonio Parente (direttore generale per lo spettacolo dal vivo del MiC) - passare da misure solo assistenziali ed emergenziali, seppur utili, a politiche industriali dedicate alla crescita del settore nell'ambito di strategie di sviluppo sostenibile dei territori. Nei decreti attuativi del Codice dello Spettacolo individuiamo lo strumento attraverso il quale valorizzarne i vari settori, razionalizzarne le risorse con nuovi criteri nell'assegnazione del Fus, promuovere reti tra operatori, istituzioni territoriali e tutte le realtà locali culturali, sociali, educative che ricoprono il ruolo di agenti di mediazione con la cittadinanza".

Comments


bottom of page