Francia: Corsica, Macron infrange il tabù dell'autonomia
- direzione167
- 5 giu 2022
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Darmanin arriva nell'isola con licenza di negoziare

PARIGI, 16 MAR - Il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, arriva in Corsica per tentare di ristabilire l'ordine dopo le sommosse nell'isola per il grave ferimento dell'indipendentista Yvan Colonna in carcere. Per la prima volta, il presidente Emmanuel Macron - attraverso un membro del suo governo - accetta di discutere della rivendicazione dei nazionalisti di autonomia, una richiesta finora sempre respinta. Di fronte a un'impennata di proteste, molto violente negli ultimi giorni, a pochi giorni dalle presidenziali, il capo dello stato ha deciso di aprire la strada a una rivendicazione storica dei nazionalisti moderati, l'autonomia dell'isola. I contorni della trattativa sono tutti da precisare, ma se il dialogo andasse avanti, allo stato francese rimarrebbero le competenze in alcuni settori come polizia, giustizia, esercito. All'esecutivo locale, spetterebbe liberamente la possibilità di decidere e stabilire leggi e regolamenti in materia di economia, sociale e sanità. Una possibilità finora esclusa da tutti i governi francesi, compresi quelli degli ultimi anni, con Macron presidente. Il capo dello stato, in visita a Bastia nel febbraio 2018, aveva spiegato di non voler creare un nuovo statuto per l'isola, limitandosi a promettere di menzionare la Corsica nella Costituzione. Dopo due settimane di violenze e proteste crescenti per l'aggressione a Yvan Colonna in carcere, Macron ha cambiato parere. Colonna, accusato dell'omicidio del prefetto Claude Erignac nel 1998, scontava l'ergastolo nel carcere di Arles, nel sud della Francia. Numerose sue richieste di riavvicinamento in un penitenziario dell'isola erano state respinte. Per motivi ancora da chiarire, un detenuto di convinzioni jihadiste, lo ha aggredito e ferito gravemente il 2 marzo, durante la passeggiata dei detenuti. Da allora, Colonna è ricoverato in ospedale fra la vita e la morte.
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