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Fuga dalla Lombardia

SCATTA L’ESODO VERSO IL SUD. VIA DA “ZONA CHIUSA” CON AUTO, TRENI, BUS, CAMPER, PERSINO TAXI



MILANO. I camper dei milanesi parcheggiati nottetempo a Sanremo, il fuggi fuggi alla stazione Garibaldi per prendere l’ultimo treno notturno per il Sud, anche senza biglietto, la corsa in taxi fino a Roma, costata 1200 euro ma pazienza, le valigie preparate in fretta e caricate in macchina destinazione montagna, lago, basta che sia lontano da Milano: quando ancora il dpcm non era stato ufficializzato, i lombardi sabato sera avevano già bello che realizzato il loro piano di fuga da una zona che vedono rossa. Che poi rossa non è, ma tale è stata percepita da chi aveva timore di non riuscire più a raggiungere parenti, amici, amori, soprattutto quando ancora non era stato chiarito se sarebbe stato possibile fare rientro a casa per chi risiede fuori Milano.Il fuggi fuggi non è passato inosservato soprattutto al Sud, dove è dilagato il timore che chi torna dal Nord porti con sé anche il virus. Così mentre il treno partito sabato sera da Milano era ancora in viaggio, è arrivata l’ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha disposto l’isolamento domiciliare per quanti provengono dalla Lombardia e dalle altre 14 province del Nord che rientrano nell’area oggetto di decreto. Il treno è stato fatto fermare in mattinata due volte nel Casertano, perché la Polizia Ferroviaria doveva identificare tutti i viaggiatori prima dell’arrivo a Napoli Centrale. Controlli non solo per i treni ma anche per i bus. A Salerno - dove arriva anche il sindaco Enzo Napoli - è stato fermato un pullman proveniente da Milano e diretto a Matera e sono stati fatti i controlli sui passeggeri ed effettuata la misurazione della temperatura.Nella notte, anche l’appello della presidente della Regione Calabria Jole Santelli: “Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi!”. Tutte le regioni del sud emanano ordinanze per gestire l’esodo e fermare con l’arrivo delle persone anche il contagio. “Non portate l’epidemia in Puglia”, dice chiaramente il governatore Michele Emiliano.Ieri mattina, in stazione Centrale a Milano, erano parecchie tante le persone in partenza, così come era affollato da prima delle 7 il terminal di Lampugnano, a Milano, il principale scalo per i pullman di linea diretti in tutta Italia e all’estero. Erano circa 150, soprattutto studenti fuorisede e stranieri, ad attendere gli autobus. Nessuna coda ai check in, invece, all’aeroporto di Linate dove molti passeggeri, smarriti dalle notizie sui divieti di spostamento da e per la Lom- bardia hanno chiesto informazioni alla Polizia sulle partenze da Milano: “possiamo ancora partire? Devo andare a Reggio Calabria”, ha chiesto una studentessa di psicologia, che poi ha deciso di non partire per il timore che “una volta arrivata giù vedendo da dove arrivo magari scatti una denuncia. Allora rinuncio e sto qui”. Per le strade di Milano, e nelle stazioni e negli aeroporti, non ci sono stati controlli specifici su chi viaggia, né in città né in provincia. Anche alla stazione centrale, nessun controllo particolare, se non quello del biglietto.Se in stazione dominava la paura “di non riuscire a partire” e di “rimanere isolati e lontani” dalla propria famiglia, insieme alla “rabbia per la mancanza di informazioni precise”, sui social le persone in partenza sono state aspramente criticate e accusate di spargere il contagio.Per molti che sono partiti, in tanti hanno deciso di restare: “Anche io ho paura, anche io voglio tornare a casa, anche io voglio sentirmi al sicuro tra le braccia di mia madre. Ma non è questo il momento di agire impulsivamente! #IORESTO - è l’appello postato sui social dal blogger ‘un terrone a Milano’ - Fatelo anche voi!”Ci sono poi i tanti che erano via per il weekend e in controtendenza sono tornati in città. Se restare a casa è l’unico modo per combattere il virus, i milanesi doc preferiscono farlo tra le loro mura domestiche. E via di foto di librerie, bambini, gatti che prendono il sole, scambi di ricette e consigli sull’ultima serie da guardare sperando che il 3 aprile torni davvero la normalità.

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