Gas: Gallo (Italgas), 'giusto il tetto europeo al prezzo'
- direzione167
- 5 giu 2022
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'Ma mondo energetico ha bisogno di interventi di lungo termine'

ROMA, 20 APR - Rinunciare al gas russo non è facile, ma l'Europa e l'Italia possono farcela. "Gli choc generati dai mercati energetici hanno rimarcato l'urgenza di azioni volte a favorire la diversificazione delle fonti e la decarbonizzazione dei consumi". A dirlo in un'intervista al Foglio è l'amministratore delegato di Italgas Paolo Gallo. Sono 29 i miliardi di metri cubi di gas a cui rinunciare in caso di embargo dalla Russia, spiega. Farne a meno "potrebbe essere anche fattibile, ma il problema", per il manager, "è nel riuscire a soddisfare la domanda di punta che si registra nei mesi più freddi". Perciò, in caso di embargo, "non resterebbe che lavorare sull'utilizzo del gas, e dunque sulla nostra domanda". Puntare in Europa a un tetto sul prezzo del gas, secondo Gallo è una buona idea. "Combattere le speculazioni con un price gas penso sia giusto e penso che sia un'operazione da perseguire", afferma. Ma "il mondo energetico ha bisogno di interventi di lungo termine" e "non sulla base ciò che serve nei momenti straordinari", precisa. Il nucleare non è la soluzione, seppure sia giusto proseguire con la ricerca, prosegue l'ad. "L'indipendenza energetica è data dalla capacità di un Paese di avere il maggior numero possibile di fonti di approvvigionamento - sostiene Gallo - e le rinnovabili su cui ha scommesso l'Italia offrono al nostro Paese la possibilità di avere una diversificazione migliore anche rispetto ai Paesi che vivono di nucleare". È la "scarsa competizione tra le fonti energetiche" - conclude - ad impedire "di lavorare all'indipendenza energetica dell'Italia".
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