Gas: Greenpeace, Ue deve ridurre dipendenza non cercarlo altrove
- direzione167
- 5 giu 2022
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ROMA, 08 MAR - Cercare nuove fonti di importazione di gas fossile o di combustibili alternativi al gas russo "lascerà comunque l'Unione vulnerabile agli shock energetici, accelerando la crisi climatica". Lo afferma Greenpeace a proposito del piano della Commissione Europea per ridurre la dipendenza dell'Ue dal gas russo e all'ipotesi di importare idrogeno e biogas. "Il piano - dice la ong in una nota - esclude la graduale eliminazione dell'uso di gas fossile anche se propone di velocizzare lo sviluppo di fonti rinnovabili e delle misure di efficienza energetica". "Il vero problema dell'Europa non è la provenienza del gas fossile importato, ma il fatto che ne bruciamo troppo - osserva Greenpeace - Le altre fonti proposte dal piano della Commissione, come l'idrogeno e il biogas, ci condannano a un futuro di shock imprevedibili e a bruciare ancora combustibili, aggravando la crisi climatica. Gli sforzi dell'Ue devono concentrarsi sulla riduzione della domanda di questi combustibili, accelerando al massimo lo sviluppo di fonti rinnovabili. Solo così potremo ridurre le importazioni non solo di gas dalla Russia, ma anche di petrolio e carbone, e minimizzare l'impatto sui cittadini di questa transizione", commenta Silvia Pastorelli di Greenpeace Eu
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