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Gb: Partygate a Downing Street, salite a 100 multe polizia



LONDRA, 12 MAG - Più tardi, nel briefing di giornata, un portavoce del governo britannico ha puntualizzato ufficialmente che fra i multati di questa seconda infornata non c'è Boris Johnson (al quale non è quindi stata quindi per ora contestata alcuna nuova infrazione); e non c'è neppure Simon Case, segretario generale di Downing Street e funzionario più alto in grado nella gestione dello staff del primo ministro. L'inchiesta di polizia - che riguarda in totale almeno 12 ritrovi sospetti - non è comunque terminata. Così come non sono state ancora pubblicate le conclusioni della parallela indagine amministrativa interna affidata dallo stesso governo sullo scandalo Partygate a un team guidato dalla funzionaria Sue Gray. "Alle fine di tutto avremo diverse cose da dire", ha glissato da parte sua Johnson, incalzato dai giornalisti sull'aggiornamento del numero delle persone sanzionate dopo una riunione del consiglio dei ministri tenuta oggi fuori sede nello Staffordshire (Inghilterra centrale). Riunione a margine della quale diversi ministri Tory hanno peraltro insistito a ribadire "piena fiducia" in lui e nella sua leadership, respingendo ancora una volta le ipotesi di dimissioni cavalcate nelle settimane scorse sia dal Labour e da altri partiti di opposizione, sia da una drappello finora limitato di deputati conservatori critici.

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