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Gerusalemme: partito islamico 'congela' presenza nel governo

Collega il futuro politico di Bennett ad intese su al-Aqsa



TEL AVIV, 18 APR - Sulla scia delle proteste per le violenze avvenute nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, il partito islamico Raam - 4 seggi sui 120 della Knesset - ha deciso di "congelare in via temporanea" la propria partecipazione alla coalizione di governo israeliana guidata da Naftali Bennett. La decisione è giunta la scorsa notte, dopo una movimentata seduta della leadership religiosa del partito, e rappresenta un compromesso rispetto alla richiesta espressa da uno dei deputati di abbandonare subito il governo "in un gesto di solidarietà con la moschea al-Aqsa". Secondo i media, il congelamento della partecipazione al governo non ha per ora conseguenze pratiche in quanto il parlamento osserva una pausa dei lavori fino all'inizio di maggio. In un'intervista alla radio pubblica Kan, il leader di Raam Mansur Abbas non ha escluso oggi che il congelamento possa trasformarsi in seguito in una rottura vera a propria col governo, cosa che lascerebbe Bennett in minoranza alla Knesset. Ma non ha escluso che la crisi possa invece evolversi in direzione opposta, "se il governo assumesse sulla moschea al-Aqsa posizioni convergenti con quelle di Raam".

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