Gioele era in auto con la mamma
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
SPUNTA UN VIDEO. PM: VEROSIMILE FOSSE CON LEI NEL LUOGO DELL’INCIDENTE

di Gianluca Rossellini e Mimmo Trovato
PATTI. Un video che colloca Viviana Parisi nella sua auto con il figlio di 4 anni e la “ragionale certezza” che lui fosse con lei fino al luogo dell’incidente stradale. Sono gli elementi nuovi nell’inchiesta sulla morte della Dj di 43 anni il cui corpo è stato trovato nelle campagne di Caronia, sulla scomparsa di Gioele, che dopo 10 giorni ancora non si trova. E’ il procuratore di Pat- ti, Angelo Cavallo, a fare il punto sulle inda- gini della squadra mobile di Messina per un quadro più chiaro nella dinamica. “Ini- ziamo a ritenere - afferma in un primo mo- mento il magistrato - che Gioele fosse con la madre al momento del sinistro. Al mo- mento questa rimane un’ipotesi, ma la più plausibile”. Che poi fa un’ulteriore e più convinta rivelazione: “Siamo ragionevol- mente sicuri che in quel momento la signo- ra fosse ancora con il figlio”. Ma questo, spiega il pm, non porta a privilegiare l’ipotesi omicidio-suicidio per- ché al momento “sono tantissime le tesi che restano in piedi”. In realtà una pista privilegiata per la Procura esiste già, anche se prima di ufficializzarla vuole esserne pri- ma esserne sicura. Ma elementi ci sono dai primi dati emersi dall’autopsia, che “resta- no al momento coperti da segreto istrutto- rio” . “Dalla relazione medico legale - dice il procuratore di Patti - ci aspettiamo un ri- sposta definitiva, soddisfacente, non cre- do ci siano grosse incertezze”. Intanto si parte allora dalla “ragionevole certezza”: madre e figlio erano insieme quando l’Opel Corsa di Viviana Parisi, alla guida della pro- pria auto, ha un incidente con un furgone sull’autostrada Palermo-Messina. Ma Gio- ele in quel momento era vivo o morto? A questo quesito può contribuire a rispon- dere la “famiglia del nord Italia, padre, ma- dre e due figli adolescenti” che è tra i primi a fermarsi per prestare soccorso. “Ha fatto un’azione meritoria” ribadisce il procurato- re che rilancia il suo appello: “qualcuno di loro parli con polizia o carabinieri, non han- no alcunché da temere”. La loro testimonianza sottolinea il pm è importante: possono chiarire se Viviana “aveva il bambino in braccio o se il piccolo le camminava accanto...”. La differenza è lampante: nel primo caso poteva essere già morto, nel secondo ci sarebbe la certezza che Gioele era vivo. Il Pm dà anche la de- scrizione dei testimoni: “lui 50enne, calvo, abbronzato, con maglietta e bermuda; lei 45enne carnagione chiara, capelli raccolti e vestito blu; i due figli adolescenti, una ra- gazzo e una ragazza; erano con un’auto grigia”. A fornire gli elementi sulla famiglia del ‘Nord’ sono state altre persone che si erano fermate per prestare soccorso, com- prese le due che hanno telefonato al 112. Nella registrazione della chiamata raccon- tano di una famiglia che ha parlato di una donna e un bambino scomparsi. Per accer- tare la dinamica sull’accaduto la Procura ha già fatto controllare la casa di Viviana e an- che la sua auto. E sulla vettura “non sono state trovate tracce di sangue evidenti”. Ma approfondimenti sono in corso. “Abbiamo più e più volte ripercorso tutti gli itinerari possibili - conferma il procura- tore - per cercare Gioele con cani non solo molecolari, ma anche con quelli specializza- ti nella ricerca di resti umani. E’ un luogo impervio e bisogna battere cespuglio per cespuglio”. Sui rapporti tra Viviana e il ma- rito il pm non si aspetta grandi novità, per- ché “il quadro familiare che emerge pare normale”. Mentre sull’ipotesi che la donna si sia lanciata dal traliccio con bambino il Pm è molto scettico, “mi pare molto diffici- le”. Eppure in serata proprio sul traliccio e nella zona del ritrovamento del corpo di Vi- viana il procuratore e la polizia scientifica hanno compiuto un ulteriore sopralluogo, anche con distacco dell’energia elettrica. Si cercano le impronte della donna sul tra- liccio. Sembravano i prodromi di una svolta nelle indagini, che ancora è ferma alla “ra- gionevole certezza” che madre e figlio sono arrivati fino a lì. E oggi il legale del marito di Viviana, Daniele Mondello, l’avvocato Pietro Venu- ti, annuncia andrà in Procura a Patti per chie- dere se c’è una svolta nell’inchiesta, ma soprattutto nelle ricerche di Gioele
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