Guerini incontra Austin
- direzione167
- 5 giu 2022
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IL SEGRETARIO AMERICANO ALLA DIFESA: “L’ITALIA ESPORTA SICUREZZA”

WASHINGTON. L’Italia “esportatrice di sicurezza”, protagonista anche dentro l’Alleanza Atlantica per i suoi contributi a varie missioni internazionali, non solo in termini di numeri ma anche di leadership, dal Libano all’Iraq, dalla Libia al Sahel, dove saranno possibili “interazioni con gli Usa”. Lorenzo Guerini incassa le lodi di Lloyd Austin nella sua visita al Pentagono, la prima di un ministro della difesa straniero dopo la crisi afghana e le polemiche che ne sono seguite, anche tra gli alleati americani. Una visita che, tra picchetto d’onore ed inni nazionali, serve a ribadire e rinsaldare la “storica relazione privilegiata tra Italia e Stati Uniti”, come ha sottolineato Guerini dopo colloqui di oltre un’ora a tutto campo da lui definiti “molti proficui e intensi”, in cui i due ministri si sono scambiati ringraziamenti reciprochi per la collaborazione sullo scacchiere internazionale, a partire dall’Afghanistan. L’epilogo della missione a Kabul ha tuttavia “accelerato la riflessione su una revisione strategica della sicurezza sia in ambito Nato che Ue”, ha ammesso Guerini, ribadendo di essere a favore di un “rafforzamento della difesa europea con l’assunzione di responsabilita’ quando bisogna prendersele” ma “sempre sotto l’ombrello delle relazione transatlantiche e della Nato”. “La nostra - ha spiegato alla stampa italiana all’ambasciata di Washington - è una posizione di sintesi tra una visione realista, che preferisce continuare ad affidarsi alla Nato, e una visione ambiziosa, che punta su una difesa europea con una sua autonomia”. Del progetto di una forza di reazione rapida europea discusso nella ministeriale a Lubiana non ha però parlato con Austin. “Oggi il focus è completare il trasferimento di cittadini afghani che hanno titolo e su cui la comunita’ internazionale deve lavorare con grande impegno in una prospettiva politico-diplomatica, con un primo confronto con il nuovo contesto afghano”, ha sottolineato Guerini, ricordando la proposta del premier Mario Draghi di mettere l’Afghanistan al centro del prossimo G20. Quanto al rischio terrorismo legato ai profughi afghani, avvisa il ministro, “bisogna tenere le antenne alte ma senza negare la responsabilita’ dell’accoglienza”, “L’Europa deve essere all’altezza dei suoi valori e fare la propria parte”, ha aggiunto, ricordando che “l’Italia la sta facendo” dopo aver accolto circa 5000 profughi - primato in Europa - e sottolineando che “dovremmo essere pronti a confrontarci con gli sviluppi della crisi”. Infine le minacce di Russia e Cina: “La posizione dell’Italia è chiara: costruire tutte le occasioni di dialogo ma grande fermezza nel tutelare la nostra sicurezza”, sintetizza Guerini, in piena linea con l’amministrazione Biden.
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