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Guerra tra Donald e la sua New York


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NEW YORK. Tra Donald Trump e la sua New York è guerra aperta. Le autorità dello stato sono pronte infatti a fare causa all’amministrazione federale che ha vietato a migliaia di newyorchesi la possibilità di iscriversi al programma Global Entry, quello che prevede una sorta di corsia preferenziale a chi entra negli Usa evitando lunghe file per i controlli negli aeroporti e ai confini.


Un dispetto del tycoon, che non ha gradito l’appoggio del governatore Andrew Cuomo alla legge statale che d’ora in poi permette di avere la patente di guida anche agli immigrati sen- za documenti. Non solo: la legge newyorchese impedisce l’accesso ai registri delle licenze di guida agli agenti federali, soprattutto a quelli anti- immigrazione dell’Ice, a meno che non ci sia un ordine della magistratura. Una cosa che alla Casa Bianca viene vista come inaccettabile.


L’ennesimo scontro, dunque, sulla questione immigrati. In particolare, il giro di vite sulle iscrizioni al programma Global Entry deciso dall’amministrazione Trump riguarda almeno 50 mila newyorchesi in attesa di risposta e altri 175 mila la cui partecipazione al programma scade quest’anno. La procuratrice generale dello stato di New York, Letitia James, che porterà avanti la causa, accusa il governo federale di “atti arbitrari e capricciosi”.

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