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I big sul palco tranne Aoc

CASA BIANCA/DAL 17 LUGLIO LA CONVENTION CHE INCORONERÀ BIDEN



WASHINGTON. I big del partito, dai Clinton agli Obama e a Nancy Pelosi, i principali candidati presidenziali, da Bernie Sanders a Elizabeth Warren, repubblicani anti Trump, come l’ex governatore John Kasich, e vari americani ‘comuni’. Ma, almeno per ora, non la giovane star progressista Alexandria Ocasio-Cortez, la cui esclusione rischierebbe di creare polemiche e delusioni tra i milioni di millennial che la adorano. Ad una settimana esatta dalla convention presidenziale a Milwaukee, Wisconsin, sui media Usa filtrano le prime indiscrezioni sui principali relatori che si alterneranno sul palco della kermesse democratica. Una ribalta tutta virtuale a causa del coronavirus, con la trasmissione in streaming su varie piattaforme online e in tv di due ore di interventi in prima serata: dalle 21 alle 23 locali, per quattro giorni, dal 17 al 20 luglio, quando ci sarà l’incoronazione di Joe Biden , che terrà il suo discorso di accettazione della nomination dal suo Stato natale, il Delaware, mentre Donald Trump pensa allo scenario del South Lawn alla Casa Bianca. Questa settimana intanto Biden scioglierà intanto il nodo sempre più intricato della candidata alla vice-presidenza: nella rosa, tra l’ex ambasciatrice all’Onu Susan Rice, la senatrice Kamala Harris e la deputata californiana Karen Bass, sono risalite le quotazioni della governatrice (bianca) del Michigan Gretchen Whitmer, che all’inizio di agosto ha avuto un incontro privato con il candidato dem. Nel primo giorno della convention parleranno Sanders e Kasich, che nel 2016 sfidò il tycoon rimanendone poi un fiero avversario. Sarà lui a rappresentare i repubblicani anti Trump, che si sono organizzati in vari modi, dal Lincoln Project ad una coalizione ‘Republicans for Biden’. Tra gli speech più attesi quello di Barack Obama, che potrebbe introdurre il suo ex vice giovedì, e di Michelle, che ci sta lavorando dalla casa di famiglia a Martha’s Vineyard: il suo intervento alla convention del 2012 fu uno dei migliori. La ex coppia presidenziale resta il fattore di maggiore popolarità nella base del partito. I Clinton dovrebbero apparire mercoledì, in collegamento dalla loro casa a Chappaqua, a New York. Alcuni erano perplessi sul fatto di giocare la carta Bill, che ha parlato in tutte le convention dem dal 1980, in epoca #Metoo, con la coda della vicenda Epstein. Ma alla fine i dubbi sono stati superati. Nella lista figurano anche alcuni governatori, tra cui quello di New York Andrew Cuomo, la cui stella ha brillato per la gestione della pandemia. Uno ‘spot’ è stato riservato inoltre alla Warren e a Kamala Harris, entrambe ancora nella shortlist per fare la vice di Biden. Nessun ruolo invece in prime time per Ocasio-Cortez, la pasionaria dem che infiamma i giovani ma che non ha ricevuto neppure l’endorsement di Obama per la sua rielezione. “Avrà comunque qualche ruolo”, assicurano alcune fonti della convention. Ma oscurarla, magari per il timore di esporsi agli attacchi di Trump contro la sinistra radicale, rischia di essere un boomerang. Ci sarà invece sicuramente una carrellata video di elettori ‘comuni’ di varia estrazione che Biden ha incontrato in campagna e proposti come testimonial dell’americano alle prese con la vita di tutti i giorni e con l’impatto delle politiche di un “presidente fallimentare”: un trumpiano pentito a causa dello smantellamento dell’Obamacare, un agricoltore, un ‘dreamer’ (immigrato entrato illegalmente in Usa da bambino), un insegnante, il padre di uno studente ferito in una sparatoria, un medico impegnato contro il coronavirus.

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