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I FILM DA VEDERE A CASA:THE REPORT

THE REPORT: IL LATO OSCURO DELLA CIA

“Il film inchiesta ,

sui brutali metodi che la CIA applicò ai detenuti

legati ad al-Qaeda,

in seguito all’attentato dell’11 settembre 2001”

di Simona Balduzzi



Il secondo lungometraggio di Scott. Z.Burns scuote l’anima dell’America, nel rimpianto degli eroici valori di un grande Paese ai suoi esordi . Immediato, il richiamo al film “Tutti gli uomini del presidente” di Alan J. Pakula, sull’inchiesta condotta dai due giornalisti del Washington Post (Carl Bernstein e Bob Woodward ), che portarono alla luce lo scandalo Watergate, con conseguente dimissione del presidente Nixon . O a “Erin Brockovich” di Stephen Soderberg, sull’avvelenamento da sostanze cancerogene da parte di un colosso industriale ,nelle falde acquifere di una tranquilla cittadina. Un film denuncia che, al pari di “The Report”, condanna l’ingiustizia sociale a favore del potere. E al pari del film “Il caso Spotlight”, di Tom McCarthy , che racconta di un’America ingiusta e spietata . La collaborazione con Sodebergh , per cui Burns è stato sceneggiatore dei film “ The Informant!”, “Contagion”, “Effetti collaterali” e “Panama Papers”, non è causale. Scritto e diretto da Scott. Z. Burns, “The Report” evidenzia il lato oscuro della CIA , che applica la tortura sui detenuti, mossa dal piacere di mostrare il predominio dell’America Firsth.


Complice, una materia scientifica , per sua natura, paradossalmente psicotica: la psicologia. Apprezzabile la satira , per mezzo della quale Burns, caratterizza le folli figure di due psicologi spietati , che colloca in personaggi bilanciati , che si compensano nelle loro differenze. Il ritmo, comincia ad accelerare, quando il Comitato ristretto per l’intelligence del Senato, decide che sia Daniel Jones ad indagare sul programma di interrogatori che la CIA condusse sui prigionieri ,dopo l’11 Settembre 2001. Le settemila pagine redatte da Jones ( un brillante Adam Driver) e che danno il titolo al film , rappresentano il risultato di lunghi anni di lavoro e analisi di migliaia di documenti CIA , per mezzo delle quali, si venne a conoscenza delle torture che l’agenzia utilizzò per estorcere informazioni dai detenuti( ad esempio , il waterboarding ) .Lo scopo? Difensivo ! Naturalmente . Evitare altri attacchi terroristici e per catturare Osama bin Laden, erano gli unici scopi dell’uso di tali metodi. Un film che delinea una democrazia volubile e corrotta. “The Report” rivendica il bisogno da parte dell’essere umano, di preservare la sua umanità ; Burns , sottolinea le contraddizioni reali di questo stesso bisogno e della democrazia americana. Un film che si erge a ‘sottogenere’, dove la voce della verità, vorrebbe emergere al di là di ogni corruzione, ma deve scontrarsi, con la realtà . All’ottima interpretazione degli attori principali e secondari( in primis , il protagonista Adam Driver), si unisce un’impattante scenografia, caratterizzata da una fotografia che esalta i contrasti, con effetto chock. Nulla è casuale , nonostante l’immediatezza delle inquadrature possa ingannare: i tagli di camera ci fanno tremare , nella loro oculata chiarezza , soprattutto perché accompagnati da un sonoro oculato e brutale. I richiami numerici e simbolici, alimentano la suspence di un’ottima sceneggiatura , dove le ambientazioni scarne e spoglie, non tralasciano geometriche prospettive . “The Report” è di certo , uno dei film più avvincenti del 2019 . Resta il fatto che senatori della commissione di intelligence, al pari della senatrice Diane Feinstein, ( Annette Bening) , saranno costretti a districarsi insieme a Jones, tra verità e realpolitik.

titolo : The Report

genere : drammatico

durata : 118’

regia : Scott. Z. Burns

sceneggiatura : Scott. Z.Burns

fotografia : Ethan Bryld

scenografie : Ethan Tobman

montaggio : Greg O’Bryant

musiche : David Wingo

attori principali: Adam Drive, Annette Bening , John Hamm , Jennifer Morrison

casa di produzione : Topic Studios, Margin of Error, Unbranded Pictures, Vice Media


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