I testimoni davanti al pm
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
ARRESTO GENOVESE/GLI INQUIRENTI INIZIANO UN NUOVO GIRO DI AUDIZIONI TRA LE PERSONE DEL SUO ENTOURAGE

di Igor Greganti
MILANO. C'era "un uomo che ha controllato che i nostri nomi fossero sulla lista degli invitati e ci ha fatto salire". Così la 18enne autrice della denuncia da cui è scattata l'inchiesta bolognese 'Villa Inferno’ su party a base di cocaina e sesso, ma anche amica della vittima dello stupro nell'appartamento milanese di Alberto Genovese, ha iniziato a raccontare quel festino del 10 ottobre nell'attico di lusso a due passi dal Duomo di Milano nel quale la coetanea avrebbe subito abusi per ore da parte dell'imprenditore del web, ora in carcere. Venne a sapere, ha messo a verbale il 13 ottobre, di poter partecipare a "quella festa privata", una delle tante e rumorose a detta dei vicini organizzate da Genovese, da un uomo (il nome è agli atti) che alcune ragazze hanno definito il "braccio destro" dell'ex numero uno di Facile.it. Pure su di lui, così come sul giro di droga e su quello ipotizzato di prostituzione, su altre presunte violenze e sui legami con l'inchiesta dei pm di Bologna, si stanno concentrando le indagini della Squadra Mobile, coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro. Dopo le testimonianze confluite negli atti su Genovese, inquirenti e investigatori hanno iniziato un nuovo giro di audizioni convocando ragazze e persone dell'entourage del 43enne. Audizioni che andranno avanti nei prossimi giorni e che coinvolgono sia il collaboratore di Genovese che quel bodyguard che si sarebbe piazzato davanti alla camera da letto, mentre la 18enne sarebbe stata stordita con un mix di droghe e violentata. Nella "tarda mattina" di sabato 10 ottobre, ha raccontato la ragazza-testimone, aveva "sentito" la sua amica, "che mi aveva detto che sarebbe andata anche lei alla festa". La 18enne, che da minorenne fece partire l'indagine bolognese, arrivò alla festa a Milano verso le 16 assieme ad un'altra amica, mentre la coetanea che poi subì abusi "l'ho vista arrivare verso le 20.30" con un'altra. "Durante il pomeriggio - ha detto ancora - Genovese mi ha invitato due volte a scendere al piano di sotto, nella sua camera da letto per farmi fare una riga di cocaina. So che lo ha fatto anche con altre ragazze (...) Lui è solito scegliere una ragazza ed invitarla al piano di sotto, non saprei dire con quale criterio". La ragazza-teste andò via quasi alle 2. Prima cercò l'amica che era dentro la stanza con l'imprenditore, ma il bodyguard le impedì di entrare. Erano le 22.30, ha spiegato, e "ricordo di aver avuto una brutta sensazione". Con un messaggio verso la mezzanotte "tra domenica e lunedì" venne a sapere dall'amica che era stata "violentata" e che c'erano "altri uomini". E un'altra ragazza le disse, ha spiegato ancora, che giravano delle "voci" sul fatto che Genovese violentasse donne durante "le sue feste". Festini in cui c'erano "piatti" di cocaina a "disposizione per tutti". Nell'archivio di immagini delle telecamere interne dell'attico, chiamato 'Terrazza sentimento’, ci sono immagini, spiegano gli investigatori, "che vanno indietro fino a maggio, ci saranno almeno 4-5 feste registrate e ora dobbiamo capire se siano stati commessi reati". In quell'attico sono passati personaggi del mondo dello spettacolo e del calcio, imprenditori e showgirl, come confermano foto pubblicate sui social in passato e ora rimosse. Gli inquirenti milanesi, infine, vogliono studiare gli atti dell'inchiesta bolognese, che portò ai domiciliari, tra gli altri, Luca Cavazza, ex candidato per la Lega alle ultime elezioni in Emilia-Romagna, perché potrebbero venire a galla collegamenti utili.
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