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Il coronavirus affonda le borse. Piazza Affari la peggiore

L’oro vola ai massimi da 7 anni, il petrolio crolla


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di Serena Di Ronza


NEW YORK. Le borse mondiali crollano con il balzo di nuovi casi di coronavirus fuori dalla Cina che smorzano le speranze degli investitori sul contenimento del virus, e alimentano i timori per una frenata dell’economia. L’emergenza scattata in Italia affonda Piazza Affari, la peggiore a livello mondiale: chiude in calo del 5,4% bruciando 30 miliardi di euro. L’ondata di vendite non risparmia le altre borse europee: l’indice Euro Stoxx 600 perde il 3,79% mandando in fumo 352 miliardi. Parigi chiude in calo del 4,06%, Francoforte del 4,04%.Affonda anche Wall Street che, con perdite superiori al 3%, vede il Dow Jones crollare di 1.000 e punti bruciare i guadagni del 2020, appesantito dal tonfo delle compagnie aeree. I viaggi e il turismo sono infatti i settori destinati a risentire maggiormente dell’emergenza coronavirus: le misure dei singoli paesi per limitare il contagio e i timori dei viaggiatori a visitare zone considerate a rischio manderanno all’aria - secondo gli analisti - un intero anno di crescita per il comparto. Un trend quindi preoccupante per l’Italia, una delle mete turistiche preferite a livello mondiale, e dalle possibili pesanti ripercussioni sull’economia. Gli economisti non sembrano dubitare del fatto che il pil italiano pagherà un prezzo salato, con una possibile recessione. “C’è un chiaro rischio per l’economia italiana scivoli in recessione per la quarta volta dal 2008" afferma Jack Allen-Reynolds di Capital Economics, osservando come le chiusure decise e le difficoltà delle catene di approvvigionamento aumenteranno i “venti contrari sulla produzione industriale”.“Il rallentamento della Cina nel primo trimestre con il coronavirus probabilmente si tradurrà in una ulteriore debolezza per l’economia italiana a prevalenza manifatturiera” aggiunge Nadia Gharbi di Pictet Wealth Mangament. Ma non è solo l’economia italiana a tremare davanti al coronavirus. Il balzo dei casi degli ultimi giorni spinge gli analisti a rivedere al ribasso anche le stime di crescita degli Stati Uniti per il primo trimestre e a far balzare le attese per un taglio dei tassi da parte della Fed già in marzo. FactSet stima un pil in crescita dell’1,5% contro il +1,7% della fine del 2019. Goldman Sachs rivede al ribasso la crescita americana all’1,2% dal 2% di gennaio.“I rischi sono chiaramente orientati al ribasso fino a quando l’emergenza non sarà contenuta” affermano gli osservatori, mettendo in evidenza come a preoccupare è il fatto che ormai il coronavirus non è più un problema solo dell’Asia. Risente dei timori del rallentamento dell’economia il petrolio, che arriva a perdere il 5%. Alle piazze finan- ziarie e al petrolio che crollano si contrappone la corsa dei beni rifugio, con l’oro che schizza ai massimi da 7 anni. La fuga degli investitori verso asset sicuri fa schizzare i prezzi dei Treasury americani, deprimendone i rendimenti: quelli sui T-bond a 10 anni calano a 1,354%, ai minimi dal luglio 2016 e a un passo dai minimi storici.

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