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IL DISCORSO DEL RE

di Simona Balduzzi




Titolo originale: The King’s Speech

Paese: Regno Unito Anno: 2010 Genere: biografico, storico, commedia

Durata: 118 min Regia: Tom Hooper Sceneggiatura: David Seidler Produzione: See-Saw Films, Bedlam Productions Distribuzione: Eagle Pictures Fotografia: Danny Cohen Musiche: Alexandre Desplat Cast: Colin Firth, e Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter ,Guy Pearce, Timothy Spall, Michael Gambon, Derek Jacobi, Jennifer Ehle, Anthony Andrews, Claire Bloom, Eve Best , freya Wilson, Ramona Marquez, Calum Gittins, Dominic Applewhite , Roger Parrott.


Con 12 candidature e 4 premi vinti ai Premi Oscar; 1 Nastro d’Argento ; 1 David di Donatello ed 1 premio vinto ai Gloden Globes ( oltre alle 7 candidature); 14 candidature e 6 premi vinti a BAFTA ; 1 candidatura a Cesar ; 5 candidature e 3 premi aggiudicatisi agli European Film Awards ; 11 candidature e 2 premi ai Critics Choice Award; 4 candidature e 2 premi a SAG Awards , “Il discorso del re “( 2010), e’ il film accolto con grande successo sia dal pubblico che dalla critica e diretto da Tom Hooper , che al Box Office Italia ha ottenuto un incasso di 8,6 milioni di euro. Il regista britannico, gia’ acclamato per aver diretto numerose serie televisive ( Byker Grove, EastEnders, Prime Suspect, Elizabeth I, John Adams) , si cimenta qui in un biopic facendo dell’ introspezione il punto di vista predominante: colui che verra’ inaspettatamente proclamato Re Giorgio VI , soffre fin dall’infanzia di una pesante disistima ,legata ad una pesante balbuzie che non fa che attanagliarlo in un circuito di paure ed umiliazioni. Supportato da una scenografia (Eve Stewart)- che sa cogliere nei movimenti di camera e nei primissimi piani le emozioni di tale inettitudine - e dall’ottima la fotografia di Danny Cohen, il film sarà’ solo uno dei successi del cineasta . A seguire ,altri suoi lavori piu’ che validi :“Les Miserables” ( 2012), e Cats”(2019) , solo per citarne alcuni. Inoppugnabile l’interpretazione di Colin Firth, che nell’interpretazione riesce a mostrare allo spettatore lo stato di impotenza del protagonista , per mezzo di una mimica capace di evocare quell’implosione emotiva che si ingarbuglia a fronte di una disciplina imperante e carica di giudizio.


Trama

Bertie (Colin Firth) e’ il secondogenito di re Giorgio V ( Michael Gambon) .Il Duca di York soffre fin dalla prima infanzia di una grave forma di balbuzie che lo rende inerme di fronte al giudizio del severissimo padre oltre a penalizzare la sua persona, sia nei confronti del popolo inglese che della corte . Con l’avvento della radio e della comunicazione propagandista ,che sfruttera’ il supporto mediatico emergente, Bertie si vede costretto a parlare in pubblico , ma questo lo spaventa a morte visto l’impedimento insormontabile. Rieducare alla parola non e’ cosa da poco , ma in suo aiuto interverranno l’amore della moglie Lady Lyon (Helena Bonham Carter) ed i metodi inusuali del logopedista australiano Lionel Logue (Geoffrey Rush).

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